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Lucano condannato, la mobilitazione del “suo” popolo: domani tutti a Riace

Organizzata una manifestazione nel “Villaggio Globale”. Ci sarà anche Luigi de Magistris: «Gli ultimi passi verso la vittoria»

Pubblicato il: 30/09/2021 – 16:52
Lucano condannato, la mobilitazione del “suo” popolo: domani tutti a Riace

RIACE Dopo la sentenza shock del Tribunale di Locri che ha condannato (in primo grado) Mimmo Lucano a 13 anni e due mesi, il popolo legato alla figura dell’ex sindaco di Riace è già pronto alla mobilitazione. 

«Certificata la natura politica di questo processo»

In prima linea “Un’altra Calabria è possibile”, il movimento a sostegno del candidato presidente della Regione Calabria, Luigi de Magistris. «Vogliamo ribadire – scrivono in una nota – che non ci fermeremo e che la nostra lotta va avanti in nome della solidarietà e della giustizia: chiamiamo tutti e tutte a partecipare all’iniziativa prevista per domani alle 16 a Riace, al Villaggio Globale, e chiediamo ai compagni e alle compagne nel resto d’Italia di costruire mobilitazioni democratiche in concomitanza con la nostra iniziativa alle 17.30». «Una sentenza, quella del Tribunale di Locri, che certifica la natura politica di questo processo e che non tiene neanche conto dei pronunciamenti di altri organi di giustizia, quali il Tar, il Consiglio di Stato, la Cassazione e il Riesame, che precedentemente avevano demolito l’impianto accusatorio della Procura. È paradossale che tutto questo avvenga a tre giorni dalle elezioni regionali, alle quali abbiamo voluto partecipare come lista mettendo in campo idee e pratiche che vengono proprio dall’esperienza di Riace, che oggi si vuole condannare». 

De Magistris a Riace

E, a proposito di de Magistris, il candidato alla guida della Regione Calabria, ha già annunciato la sua presenza a Riace, al Villaggio Globale, per iniziare da lì il rush finale della sua campagna elettorale: «Gli ultimi passi verso la vittoria, verso la liberazione della Calabria, li compiremo domani proprio da Riace per abbracciare e sostenere ancor di più il nostro Mimmo Lucano, un uomo che è l’antitesi del crimine». «In una Regione dalla quale – ha detto poi – sono stato espulso perché indagavo su borghesia mafiosa, corruzione e persone coinvolte per reati gravissimi ai vertici di diverse istituzioni, in una Regione dove è difficile rintracciare condanne per corruzione pur di fronte al furto di miliardi di euro da parte di una politica putrefatta dal compromesso morale che ha calpestato diritti e dignità del popolo, in un Paese dove i normali sono trattati da ribelli e sovversivi e dove i deviati diventano i normali ed abusano del potere e della legalità formale, la condanna a 13 anni per Mimmo Lucano, per un uomo che ha agito per umanità, amore e difesa della sua terra, lottando contro le potenti mafie del potere, ci deve spingere tutti fino alla vittoria finale. La Calabria va liberata ora, lo dobbiamo alle calabresi e ai calabresi onesti che sono la stragrande maggioranza».

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