Uccisi dalle esalazioni del mosto, una vittima era ai domiciliari
Valerio Scofano era accusato di stalking. Tutti i morti vivevano a Fuscaldo. Momenti di tensione: i parenti hanno inveito contro i giornalisti

PAOLA Era agli arresti domiciliari per stalking Valerio Scofano, di 50 anni, una delle quattro persone, tutte parenti, decedute a causa delle esalazioni del mosto di vino in fermentazione in un magazzino di Paola. Assieme a lui sono morti il fratello Giacomo, di 70 anni, infermiere, il cognato settantenne Santino Carnevale e il figlio di quest’ultimo Massimo, di 40. Le vittime vivevano a Fuscaldo, centro limitrofo a Paola.
Sul luogo della tragedia, nella frazione di San Miceli, località Carusi, a non molta distanza dal santuario di San Francesco, si è recato il sindaco di Paola, Roberto Perrotta, che ha espresso «il dolore della comunità» per quanto accaduto e «vicinanza ai familiari delle vittime».
Ci sono stati anche momenti di tensione e nervosismo dopo che i parenti delle persone decedute hanno inveito contro i giornalisti e gli operatori tv giunti sul posto.