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Guerriglia No Green Pass

Sposato: «Non siamo intimiditi, il 16 ottobre faremo una grande manifestazione»

Negli studi Rai il segretario regionale Cgil commenta i fatti di Roma. La risposta di Corbelli: «La violenza ha oscurato chi protesta civilmente»

Pubblicato il: 11/10/2021 – 8:35
Sposato: «Non siamo intimiditi, il 16 ottobre faremo una grande manifestazione»

COSENZA Roma sotto assedio dalla guerriglia dei No Green Pass e la minaccia di una rivolta a oltranza fino al 15 ottobre, quando la certificazione verde sarà obbligatoria in Italia per i lavoratori pubblici e privati. Il tema ancora caldo affrontato negli studi di Buongiorno Regione da Angelo Sposato, segretario regionale della Cgil di ritorno da Roma, e da Franco Corbelli leader del Movimento Diritti Civili. Sposato: «Grazie ai cittadini, alle forze sociali e alle forze politiche che hanno manifestato la loro solidarietà al sindacato, – è il primo commento del segretario della Cgil che ha continuato – i fatti di sabato non si possono relegare a un gesto isolato. Aver colpito al cuore l’organizzazione sindacale e il mondo del lavoro è un fatto gravissimo, il vero obiettivo degli squadristi e fascisti che abbiamo visto in azione a Roma era quello di attaccare la democrazia». Parole di condanna quelle di Sposato che sottolinea come un evento così grave per quanto preoccupante non deve intimidire nessuno e anzi deve spronare a dare una risposta forte, e annuncia una grande manifestazione che si terrà il 16 ottobre per difendere i valori della democrazia davanti agli atti violenti che si sono verificati nel corteo che ha portato a 12 arresti. «Siamo preoccupati ma non intimiditi, in questo momento il Governo deve dare un segnale, questi gruppi estremisti vanno sciolti – non c’è un’altra soluzione per Sposato che ha aggiunto – basta applicare la Costituzione che riporta in modo chiaro come le aggregazioni neofasciste debbano essere sciolte per legge». Per evitare gli scontri che si stanno verificando nella maggior parte delle città italiane nelle ultime settimane per il segretario della Cgil lo Stato avrebbe dovuto affrontare questo momento di ripresa con una legge di obbligatorietà del vaccino e «da parte nostra – afferma – abbiamo fatto un accordo affinché in Calabria i tamponi siano a carico delle aziende per andare incontro ai lavoratori che non si sono potuti vaccinare». Un punto di vista nettamente diverso, che mette in luce altre esigenze e problematiche è quello di Corbelli: «Sono solidale col sindacato, ma mi preme sottolineare che i fatti di Roma hanno oscurato 50mila persone che manifestano da settimane civilmente il loro dissenso verso un provvedimento che non ha precedenti nella storia e, lo devo dire, che è anticostituzionale». Una posizione che si rivela subito critica nei confronti del Green Pass quella del leader del Movimento Diritti Civili, che vuole dare voce alla protesta dei cittadini spiegandone le argomentazioni. Il caposaldo del dissenso, seocondo quanto ha raccontato Corbelli, è la mancanza di fiducia verso un vaccino che viene definito senza mezzi termini “sperimentale”. «Chi si è vaccinato ha compiuto un gesto nobile – dichiara Corbelli – ma non si può imporre un siero ancora sperimentale a tutta la popolazione». Secondo Corbelli la risposta alla pandemia e il tentativo di ripresa non passano dalla certificazione verde ma da un altro tipo di provvedimento: «Penso che la battaglia del sindacato – conclude – dovrebbe riguardare i tamponi salivari gratuiti». La risposta di Sposato: «Abbiamo già fatto accordi per avere i tamponi rapidi a carico delle aziende e non dei lavoratori, ma è importante ricordare che senza vaccino saremmo ancora a casa e la ripresa sarebbe una possibilità ancora remota».

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