REGGIO CALABRIA Alla Corte d’Appello di Piazza Castello si è insediato il nuovo procuratore generale di Reggio Calabria, Gerardo Dominijanni, già procuratore aggiunto della Dda reggina. Una cerimonia che nei presenti racchiude le molteplici tappe della carriera del magistrato. Tra questi il procuratore capo di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri e gli aggiunti Giuseppe Lombardo e Gaetano Paci. Oltre a loro anche il procuratore capo della distrettuale di Catanzaro, Nicola Gratteri e il prefetto Massimo Mariani.
Le consegne vengono officiate dal presidente della Corte d’Appello, Luciano Gerardis. Gli interventi si susseguono fino al discorso del neo-presidente Dominijanni dal quale traspare l’emozione e la gratitudine per i colleghi e tutte le persone con le quali ha condiviso il lungo percorso fino ad oggi.
«Ho ricordato – dice – le tante persone con cui sono stato in magistratura. Tutti quanti sono stati con me in questi anni e mi fa piacere averli oggi qui». Menzione particolare va proprio al procuratore Bombardieri, dal quale Dominijanni si dice ironicamente «perseguitato» in virtù dei tanti uffici condivisi nel corso del tempo tra Locri, Catanzaro e appunto Reggio Calabria.
Il procuratore aggiunto era stato preferito dal Csm a Emanuele Crescentini, procuratore della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, dopo aver ottenuto 13 voti (contro i 7 di Crescenti e un astenuto) durante lo scrutinio dello scorso 15 settembre. Determinante in tal senso l’esperienza di Dominijanni nelle due procure distrettuali calabresi oltre agli incarichi semidirettivi ricoperti dal magistrato, considerati prevalenti rispetto alla carriera dello “sfidante”.
«È una responsabilità che mi pesa molto. – dice ancora Dominijanni all’esito della cerimonia – Spero di fare qualcosa per questo distretto e conto sull’aiuto del presidente della Corte d’Appello e di tutti i magistrati. È un momento particolare per la magistratura ma sono certo che riusciremo a dare un contributo agli uffici giudiziari di Reggio Calabria. La procura generale non deve essere vista come un ufficio gerarchico, ma servente rispetto agli altri». La parola chiave è “continuità”, nel solco dell’operato «degli altri procuratori generali che hanno fatto un ottimo lavoro. Noi siamo un Ufficio che deve dare ausilio a quelli periferici e deve supportarli».
Dominijanni è stato dal 14 marzo 1990 giudice presso il Tribunale di Locri; dal 10 gennaio 1995 è stato fuori ruolo quale magistrato addetto all’Ufficio di Gabinetto del Ministero della Giustizia; dal 20 ottobre 1997 fuori ruolo con l’incarico di assistente di studio presso la Corte Costituzionale; dal 10 ottobre 2000 ricollocato in ruolo presso la Procura della Repubblica di Catanzaro con funzioni di sostituto procuratore. Dal 22 settembre 2015 è Procuratore Aggiunto presso la Procura di Reggio Calabria. Dominijanni succede a Bernardo Petralia, nominato alla guida del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria nel maggio 2020. (redazione@corrierecal.it)
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