LAMEZIA TERME Un agente aggredito ogni tre ore: un dato statistico inquietante se si pensa che il riferimento temporale è quello del 2020, in piena pandemia da Covid-19. A destare maggiori preoccupazioni sono però gli episodi avvenuti nelle ultime due settimane: quattro agenti della Polfer della Stazione di Lamezia Terme aggrediti e dunque impossibilitati a svolgere il loro lavoro, creando enormi disagi ai colleghi costretti a fare gli straordinari, per un organico già in sofferenza.
Una situazione tanto paradossale quanto insostenibile e che ha spinto i sindacati del settore, Siulp Coisp e Fsp, ad organizzare una manifestazione di solidarietà proprio davanti alla stazione centrale di Lamezia Terme. «Vogliamo l’attenzione da parte degli organi dipartimentali ma anche del ministro – spiega ai microfoni del Corriere della Calabria Gianfranco Morabito del Siulp – affinché si implementino gli organici alla Polaria, il commissariato, la Stradale ma penso a tutto il comprensorio lametino da troppo tempo abbandonato a sé stesso». «Ma a livello legislativo – ha detto ancora – è necessario che gli agenti vengano dotati di strumenti in grado di poter contrastare queste aggressioni a cominciare dal taser , uno dei primi che doveva essere distribuito ad ottobre ma penso che non se ne parlerà prima di dicembre-febbraio». «E penso a delle leggi che mandino in galera coloro che aggrediscono tutti i rappresentanti dell’helping professions che subiscono le aggressioni simili a quelle nostre. Serve un potenziamento di tutti gli organici».
Un grido d’allarme, dunque, che parte dalla Calabria ma che riguarda tutto il territorio nazionale. Ne è convinto Giuseppe Brugnano, Segretario nazionale del sindacato di polizia Fsp: «La situazione sta degenerando. È normale che questa situazione susciti l’allarme che non può non partire da qui, da Lamezia, dove sono stati aggrediti quattro colleghi in poco meno di due settimane». C’è, dunque, un problema di personale: «La Polfer, sulla carta, ha un organico di 16 unità, riducendo ancora di più la coperta per il turno notturno e si pensa anche a sopprimere quello serale. Numeri che non consentono di garantire quel target di sicurezza di cui la città di Lamezia Terme ha bisogno».
Da una parte i sindacati e le associazioni, dall’altra l’impegno della classe politica. Presenti questa mattina il sindaco di Lamezia, Paolo Mascaro insieme ad una nutrita presenza di consiglieri comunali, ma anche il neo eletto consigliere regionale, Antonio Montuoro: «Massima solidarietà ai colleghi – spiega al Corriere della Calabria – è importante che la politica si occupi di queste tematiche, è il momento di prendere decisioni importanti, di rivedere l’organico, ampliarlo, sia per la Polfer sia il commissariato di Lamezia Terme ma soprattutto è necessario rivedere quella che è la dotazione degli strumenti per garantire l’incolumità pubblica e soprattutto quella degli operatori che giornalmente svolgono il proprio servizio per garantire la sicurezza dei cittadini». (redazione@corrierecal.it)
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