Venti burrascosi a oltre 100 km/h, mareggiate, ma soprattutto piogge torrenziali che si estenderanno anche alla Calabria meridionale: il pericoloso anticiclone che ha colpito due giorni fa la Sicilia e che ieri aveva concesso una tregua si sta nuovamente avvicinando alla regione, rischiando di trasformarsi nelle prime ore di domani in un autentico “medicane” (uragano mediterraneo, chiamato così perchè ricorda i ‘mostri’ che si formano sugli oceani). Lo fa sapere Andrea Garbinato, meteorologo de iLMeteo.it, sottolineando «che il rischio alluvionale per molte province dell’isola (soprattutto Ragusa, Siracusa e Catania) sarà elevato». «Il resto d’Italia godrà della protezione dell’alta pressione con bel tempo. Il ciclone dovrebbe allontanarsi dall’Italia nel corso di sabato ancora con piogge su Sicilia e Calabria ionica, ma in esaurimento dal pomeriggio».
«Sappiamo che questa attenuazione potrebbe durare oggi e parte di domani, ci attendiamo da giovedì-venerdì un peggioramento sensibile. L’orario non sono in grado di dirlo», dice il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio parlando con i giornalisti al termine di una riunione nella Prefettura di Catania.
«L’evento non è finito. Adesso c’è un momento che sembra di attenuazione. I nostri modelli meteo ci dicono che l’evento tornerà. Noi stiamo facendo ciò che si deve fare in questi casi. Diciamo ai cittadini di mantenere alta l’attenzione, di seguire le indicazioni delle autorità perché si aspettano in questa area delle ore che possono essere complicate», ha aggiunto Curcio. «I valori – ha precisato- parlano chiaro. Qua sono caduti millimetri di pioggia impressionanti. Gli eventi sono stati moto puntuali. Pensiamo che quei 600 millimetri che sono stati registrati in alcuni casi siano molto chiari rispetto all’impatto che c’è stato sul territorio: eventi intensi e improvvisi su un territorio che ha mote criticità».
Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha disposto la chiusura degli uffici regionali della città e della provincia di Catania per la giornata di oggi e giovedì, a seguito del permanere dello stato di allerta per il maltempo. Musumeci ha deliberato lo stato di emergenza regionale e ha chiesto al governo centrale il riconoscimento dello stato di calamità nazionale. Alla riunione del governo ha partecipato anche il capo della Protezione civile siciliana Salvo Cocina, che ha relazionato sull’ondata di maltempo che da alcuni giorni sta devastando la Sicilia orientale. Il governatore ha chiesto inoltre «una legge speciale per la Sicilia», con una dotazione di «almeno tre miliardi di euro», per contrastare fenomeni naturali che provocano le frane e contro il rischio idrogeologico.
Il Presidente della Repubblica, Mattarella, ha telefonato questa mattina al sindaco di Catania per avere informazioni sulla grave emergenza e per esprimere la sua vicinanza alla città.
Resteranno chiuse scuole e attività commerciali non essenziali a Catania. A stabilirlo il sindaco di Catania Salvo Pogliese. Mentre il prefetto di Catania, Anna Maria Librizzi, per l’emergenza maltempo ha disposto la chiusura di tutti gli uffici pubblici di Catania e dei Comuni della provincia, compresi gli uffici giudiziari, per oggi, 28 ottobre, e venerdì, 29 ottobre. I dirigenti potranno valutare modalità lavorativa in forma agile. Il provvedimento non si applica agli uffici dell’amministrazione della pubblica sicurezza. Dovranno comunque essere garantiti i servizi essenziali, di emergenza e le strutture funzionali al soccorso pubblico. Il Ministero dell’Università e della Ricerca comunica che, a causa dell’ondata di maltempo, per i candidati iscritti presso gli atenei di Catania e Messina la prova di ammissione ai Corsi di laurea magistrale delle professioni sanitarie prevista per venerdì 29 ottobre è rinviata a venerdì 5 novembre alle ore 13.00.
Militari e mezzi dell’esercito sono impegnanti nell’opera di soccorso e messa in sicurezza di Scordia, il paese della Piana di Catania tra i più colpiti dal nubifragio dove è morta una persona e la moglie risulta dispersa. È quanto disposto dalla prefettura dopo il vertice di stamattina col capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio. In contrada Principessa sono arrivati militari del nucleo di ricognizione del Genio della Brigata Aosta con propri automezzi, come escavatori e idrovore. È stato disposto che tutte le risorse specializzate siano destinate a Scordia, dove arriveranno militari dell’esercito da Catania, Messina e Palermo e anche dalla Campania.
«ll nostro pensiero va a tutte le persone colpite dalle devastanti alluvioni in Sicilia». Lo scrive in un tweet la Commissione europea precisando che «sulla base di una richiesta di mappatura satellitare di emergenza pervenuta dall’Italia, il nostro Centro di coordinamento della risposta alle emergenze ha attivato il sistema Copernicus». L’esecutivo comunitario aggiunge infine che «l’Unione europea è pronta a fornire assistenza.#EUsolidarit».
E’ stato trovato a Scordia il corpo di Angela Caniglia, la 61enne dispersa da quattro giorni per il nubifragio abbattutosi sul paese della Piana di Catania. Ieri il suo giubbotto era stato trovato in un agrumeto di contrada Leonella, in una zona non distante dove tre giorni fa era stato recuperato il corpo del marito, Sebastiano Gambera, di 67 anni.
La coppia era stata travolta dalla furia dell’acqua in strada il 25 ottobre scorso. Sale a tre il bilancio delle vittime per i nubifragi: due giorni fa a Gravina di Catania è morto Paolo Claudio Agatino Grassidonio, il 53enne anche lui travolto dall’acqua dopo essere sceso dall’auto.
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