CATANZARO «Nella prima parte del 2021 l’economia calabrese è stata caratterizzata da importanti segnali di ripresa, seppur ancora insufficienti a colmare il calo registrato durante la crisi pandemica. La ripartenza congiunturale si è rafforzata progressivamente, spinta dalle riaperture delle attività e dal superamento delle precedenti restrizioni». Lo rileva il rapporto la filiale di Catanzaro della Banca d’Italia nel periodico rapporto sull’andamento congiunturale dell’economia calabrese, rapporto presentato oggi in una videoconferenza.
«Le nostre indagini – prosegue Bankitalia – segnalano una diffusa crescita del fatturato delle imprese nei primi nove mesi dell’anno. La ripresa dell’attività economica è stata più rapida e intensa nel settore industriale. Anche il quadro congiunturale delle costruzioni è stato favorevole, beneficiando della crescita degli investimenti pubblici e degli incentivi a sostegno degli interventi per la riqualificazione energetica».
«Il comparto residenziale – riporta Bankitalia – ha tratto vantaggio dalle politiche di agevolazione fiscale (Superbonus) introdotte dal Dl 34/2020 (decreto “rilancio”). Secondo i dati del monitoraggio congiunto di Enea e Ministero della transizione ecologica, in Calabria gli interventi con almeno un’asseverazione protocollata al 30 settembre 2021 sono stati 1.972, per un importo complessivo di circa 327 milioni di euro (poco più del 4 per cento del totale nazionale). Le aspettative per i prossimi mesi sono decisamente positive, riflettendo anche le semplificazioni burocratiche e amministrative contenute nel Dl 77/2021 (decreto “semplificazioni”)».
La Banca d’Italia spiega poi che «nei servizi la ripartenza è stata più graduale e permane ancora maggiore distanza rispetto ai livelli di attività pre-pandemia. Nel complesso, gli investimenti hanno invece mostrato un andamento meno sostenuto rispetto al fatturato. Sulle prospettive – rimarca l’istituto nel report – incidono le difficoltà riscontrate a partire dai primi mesi dell’anno nell’approvvigionamento di materie prime e beni intermedi, che si sono già tradotte per alcune imprese in un rialzo dei prezzi dei prodotti finali o in una riduzione dei margini di profitto». Secondo la Banca d’Italia in Calabria «il miglioramento congiunturale ha influito positivamente sulla situazione finanziaria delle imprese, che durante la crisi pandemica avevano comunque beneficiato di ampie misure pubbliche di sostegno. Anche nella prima parte del 2021 i prestiti hanno mantenuto una crescita sostenuta. In un contesto di graduale normalizzazione dell’attività economica e in presenza di un’elevata liquidità, le imprese hanno invece ridotto il ricorso alle moratorie sul debito».
Il rapporto della filiale di Catanzaro di Bankitalia evidenza poi che «dopo il peggioramento del 2020, il mercato del lavoro calabrese ha beneficiato della ripresa in corso. In particolare, sono cresciute le posizioni di lavoro dipendente, in un quadro che rispetto ai livelli pre-pandemia rimane tuttavia caratterizzato da un numero minore sia di attivazioni sia di cessazioni. Quest’ultimo fenomeno è riconducibile anche ai vincoli ai licenziamenti per motivazioni economiche e all’ampio ricorso agli ammortizzatori sociali, il cui ruolo si è però progressivamente ridotto nel corso dell’anno».
Per Bankitalia, inoltre, «il miglioramento del quadro congiunturale, insieme all’accelerazione della campagna vaccinale e all’allentamento delle misure di restrizione alla mobilità, hanno contribuito a rafforzare il clima di fiducia delle famiglie. I consumi restano però improntati a maggior cautela rispetto al passato, con un livello di propensione al risparmio ancora elevato. La spesa delle famiglie è stata sospinta anche dal ricorso ai prestiti bancari, con una crescita che ha riguardato sia il credito al consumo sia i mutui per l’acquisto di abitazioni. Tra le fasce più povere, un sostegno diffuso – si legge nel rapporto – è arrivato dalle misure pubbliche, in particolare Reddito e Pensione di cittadinanza e Reddito di emergenza, che nel loro insieme hanno interessato circa un sesto dei nuclei familiari». A presentare il rapporto, che si è avvalso della collaborazione della filiale di Reggio Calabria, sono stati il direttore della filiale di Catanzaro della Banca d’Italia, Sergio Magarelli, e i redattori del rapporto Giuseppe Albanese (coordinatore), Tonino Covelli, Iconio Garrì, Enza Maltese e Graziella Mendicino.
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