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Catanzaro, il consiglio comunale diventa un ring. Abramo: «Basta o stacco la spina»

Duro alterco tra Costanzo e l’assessore Longo: sfiorata la rissa. Il sindaco sbotta: «Inaccettabili certi comportamenti»

Pubblicato il: 22/12/2021 – 18:16
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Catanzaro, il consiglio comunale diventa un ring. Abramo: «Basta o stacco la spina»

CATANZARO «Se continua così sarò io a staccare la spina». Finisce con quella che suona come una minaccia del sindaco di Catanzaro Sergio Abramo un Consiglio comunale prenatalizio che di natalizio in realtà ha ben poco. Il clima da basso impero che ornai si respira in questo ultimo scorcio di una consiliatura sempre più stanca e a tratti penosa si ripropone perfettamente e plasticamente nel corso di una seduta che già nelle prime battute diventa un ring quasi pugilistico, con un duro alterco tra un consigliere comunale e un assessore comunale i cui effetti condizioneranno i lavori dell’intera assemblea. Capita che il capogruppo di “Fare per Catanzaro”, Sergio Costanzo, fiero oppositore del sindaco Abramo al Comune ma rieletto alla Provincia con l’Udc che di fatto è un alleato di Abramo a Palazzo de Nobili, stigmatizzi l’abbigliamento dell’assessore comunale ai Lavori pubblici, Franco Longo ritenuto «poco consono» all’istituzione. Costanzo e Longo sono due bei caratterini e infatti si accendono subito: Longo non se la tiene e risponde a muso duro mentre i due si avvicinano pericolosamente. Sarà necessario l’intervento dei vigili urbani e di alcuni consiglieri tra cui il presidente Marco Polimeni per evitare che i due arrivino a contatto di mani. Ma il diverbio, molto pesante nei toni, va avanti per minuti e determina una sospensione dei lavori: riprenderanno con l’intervento dello stesso Polimeni, che comunica che l’abbigliamento di Longo è dovuto al fatto che l’assessore ha subìto di recente un delicato intervento chirurgico che gli impone di vestirsi in un certo modo. «Nessuno ha il diritto di giudicare come si veste un assessore», specifica Polimeni. Nel frattempo l’aula lemme lemme si svuota: Nunzio Belcaro, di “Cambiavento” lascia la seduta parlando di «vergogna». Le tossine dello scontro si riverberano anche nel prosieguo del Consiglio comunale: Longo riceve il sostegno della sua parte politica, la Federazione popolare oggi confluita nell'”Alleanza” battezzata pochi giorni fa dal presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, e a sua volta Costanzo non manca di stuzzicare ancora Longo, invitando inoltre il sindaco Abramo a «procedere all’azzeramento totale della Giunta». In più, a rendere la situazione ancora più incandescente, una pratica relativa all’affidamento dei servizi cimiteriali alla municipalizzata “Catanzaro Servizi”, con la velata richiesta, da parte di qualche consigliere, della stabilizzazione di alcuni precari della società. A questo punto Abramo decide di averne abbastanza e decide di prendere la parola, esprimendo in primo luogo «il dispiacere per quanto avvenuto oggi in aula» e poi definendo «inaccettabili certi comportamenti, inaccettabili le offese nei confronti di esponenti della Giunta e del lavoro della Giunta e inaccettabili certe provocazioni, come quella sulle stabilizzazioni che – ricordo – nella pubblica amministrazione possono avvenire solo tramite concorso altrimenti si va fuori dalla legge». Abramo poi aggiunge: « Se qualcuno ritiene che questa Giunta non deve più andare avanti allora raccolga le firme e la sfiduci, ma per l’ennesima volta pretendo coerenza e rispetto. Se continua così, infatti, non sarete voi a staccare la spina ma sarò io. Lo dico per l’ultima volta». In questo bailamme, passa in cavalleria l’ordine del giorno, alla fine portato a termine in un clima surreale: per la cronaca, il Consiglio comunale ha anche approvato un’integrazione alla delibera sulla destinazione dell’Ospedale militare a sede dei nuovi uffici giudiziari, integrazione finalizzata a consentire la realizzazione di un parcheggio sotterraneo per il quale il procuratore Nicola Gratteri ha ottenuto un finanziamento dal ministero della Giustizia. (c. a.)

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