Rinascita, ricusazione dei giudici: la Cassazione dispone un nuovo giudizio
Ricorso presentato dalla difesa del boss Accorinti. Annullata l’ordinanza della Corte d’Appello di Catanzaro

CATANZARO Accolto dalla prima sezione penale della Corte di Cassazione il ricorso presentato dagli avvocati Francesco Sabatino e Daniela Garisto, difensori del boss Giuseppe Antonio Accorinti, imputato nel processo Rinascita-Scott in corso nell’aula bunker di Lamezia. In particolare i giudici hanno disposto un nuovo giudizio di rinvio, annullando l’ordinanza della Corte d’Appello di Catanzaro con la quale era stata respinta la ricusazione dei giudici Brigida Cavasino e Gilda Romano, componenti del collegio giudicante. Secondo la linea difensiva, infatti, i due giudici in precedenza si erano già pronunciati attraverso la sentenza nel procedimento “Nemea-Rinascita” contro la cosca di ‘ndrangheta Soriano nel quel proprio Accorinti era ritenuto a capo di un gruppo criminale in contrapposizione. La difesa ha basato la richiesta sul presupposto che i giudici già in precedenza avessero pronunciato la sentenza nel Processo Nemea-Rinascita a carico della cosca Soriano, dove veniva delineata la figura del boss Accorinti ritenuto a capo di un gruppo contrapposto ai Soriano.