COSENZA Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Cosenza, Piero Santese, vista la richiesta di rinvio a giudizio da parte del pm ha fissato per il prossimo 1 marzo 2022 l’udienza preliminare per gli imputati nel procedimento scaturito dall’inchiesta “Sistema Cosenza”. Che mira a far luce sulla mancata o parziale presentazione dei bilanci 2015, 2016 e 2017 dell’Asp di Cosenza. «Dal 2018 in poi – aveva sottolineato il procuratore Spagnuolo – non si hanno più notizie». Nessuno si sarebbe assunto la responsabilità di avallare i falsi che hanno caratterizzato il passato. «L’Asp di Cosenza – aveva aggiunto il procuratore – governa somme per circa 1 miliardo e 200 milioni di euro l’anno, in particolare ben 700 milioni di euro nel 2017 vengono destinati all’acquisizione di beni e servizi di strutture private convenzionate». I responsabili, «ovvero coloro che avrebbero dovuto predisporre il bilancio erano consapevoli dei falsi che stavano ponendo in essere e si adoperavano per far quadrare i conti». Tra le persone offese, oltre all’Asp di Cosenza, figurano Angelo Gallo e Roberto Cundari.
Queste le 16 persone coinvolte nell’inchiesta della Procura di Cosenza e per le quali il pubblico ministero ha richiesto il rinvio a giudizio: Antonio Scalzo (dirigente Asp); Fabiola Rizzuto (dirigente Asp); Aurora De Ciancio (dirigente Asp); Nicola Mastrota (dirigente Asp); Bruno Zito (dirigente Asp); Vincenzo Ferrari (dirigente Asp); Massimo Scura (già commissario Asp); Antonio Belcastro (ex dirigente regionale); Saverio Cotticelli (già commissario Asp); Carmela Cortese, Raffaele Mauro, Luigi Bruno, Francesco Giudiceandrea, Giovanni Lauricella, Remigio Magnelli e Maria Marano.
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