ROMA Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha avuto stamattina una conversazione telefonica con il Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin.
Al centro dei colloqui vi sono stati gli ultimi sviluppi della crisi ucraina e le relazioni bilaterali.
Il Presidente Draghi ha sottolineato l’importanza di adoperarsi per una de-escalation delle tensioni alla luce delle gravi conseguenze che avrebbe un inasprimento della crisi. Sono stati concordati un impegno comune per una soluzione sostenibile e durevole della crisi e l’esigenza di ricostruire un clima di fiducia.
Nella telefonata con il premier Draghi, il presidente russo Putin ha confermato l’intenzione di Mosca di «continuare a sostenere stabili forniture di gas all’Italia». È quanto afferma il Cremlino, citato dalla Tass.
Mosca non si tirerà indietro di fronte alle minacce di sanzioni statunitensi sulla crisi ucraina: lo ha reso noto oggi l’ambasciata russa a Washington prima dell’atteso colloquio telefonico tra il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov e il segretario di Stato Usa Antony Blinken.«Non ci tireremo indietro e staremo sull’attenti, ascoltando le minacce delle sanzioni statunitensi», ha scritto l’ambasciata su Facebook, aggiungendo che «è Washington, non Mosca, a generare tensioni».
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