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20.20 | Alecci: «Sanità? È altrettanto importante parlare di welfare»

Il consigliere regionale del Pd ospite de L’altro Corriere Tv. «Siamo sentinelle, ma non c’è nessuno che aspetta di puntare il dito su Occhiuto»

Pubblicato il: 10/02/2022 – 7:46
20.20 | Alecci: «Sanità? È altrettanto importante parlare di welfare»

LAMEZIA TERME Dal grande successo elettorale alla sanità, dal turismo alla politica. Ernesto Alecci ha affrontato grandi temi, stimolato dalle domande in studio di Danilo Monteleone e Ugo Floro, durante la puntata del talk “20.20” andata in onda ieri sera su L’altro Corriere Tv (canale 16).
L’ex sindaco di Soverato e consigliere regionale del Pd ha parlato anche di nuovo corso del partito e di quella ventata di gioventù che sta creando entusiasmo e tesseramenti.

«Il consenso si guadagna centimetro per centimetro»

Partendo dal successo elettorale che lo ha spinto a Palazzo Campanella, Alecci ha evidenziato che i «voti si guadagno centimetro su centimetro, territorio su territorio. I big del partito (in campagna elettorale in Calabria, ndr) non possono influenzare il consenso e non lo devono fare. Finalmente il Pd è tornato ai calabresi, ad una gestione regionale, col nostro segretario Nicola Irto e questo è un segnale importante, ma adesso bisogna rimboccarsi le maniche».
Il consenso è giunto grazie alla «logica di chi sta tutti i giorni sul territorio, soprattutto raccogliendo le istanze della popolazione, tentando di dare risposte quando è possibile ma soprattutto ascoltando i territori: questa è una formula semplice ma vincente».

«Nel Pd chi era classe dirigente non voleva mollare la poltrona»

Il sistema Pd vede all’interno diverse anime, diverse sensibilità che devono essere utilizzate «come un valore aggiunto e non come una contrapposizione tra chi ha ragione e chi ha torto; è la grande ricchezza del Pd, perché mantiene vivo il confronto, a volte anche acceso. Però poi – ha detto il consigliere regionale dem nell’approfondire le nuove dinamiche interne – si esce dalle riunioni con delle decisioni assunte tutti insieme per imprimere forza al partito. Quindi è bene che ci siano punti di vista differenti. Guardo sempre con diffidenza a chi decide per tutti come accade in qualche altro partito o movimento».
«I congressi, fra qualche giorno, dimostreranno che c’è una nuova dirigenza in campo, non solo dal punto di vista anagrafico. I giovani non sono per forza migliori, però ci sono persone, anche giovani e con un bagaglio esperienziale, una certa strutturazione politica derivante dalla scuola di partito come si faceva una volta, che possano assicurare esperienza, nuovo entusiasmo ed un modo di vedere la politica in maniera differente. Il ricambio della classe dirigente? Dipende – ha spiegato Alecci – dalla generosità di chi è, o è stato, classe dirigente, nel capire quando è il momento di fermarsi un attimo e affiancare il nuovo. Generosità, dunque, nel trasmettere le proprie esperienze, affiancare chi sta emergendo per essere ancora più forti. Il problema del Pd era anche questo: chi era classe dirigente non voleva mollare la famosa poltrona, facendo di tutto per non fare emergere il nuovo. Ora questa prospettiva sta mutando; abbiamo candidati ai congressi giovanissimi in tutte le province e tante persone che si sono tesserate, senza che il consigliere regionale, il sindaco, il segretario di circolo, siano andati in giro a fare tessere». I nuovi simpatizzanti del partito «hanno notato la candidatura a segretario regionale di un giovane credibile come Nicola Irto ed anche dei congressi veri con nuove persone».

«Alleati? Giusto seguire le linee guida del partito centrale anche sui territori»

Rispetto ai rapporti con gli alleati, e quindi col Movimento Cinque Stelle, l’ex sindaco si è detto convinto che «quando c’è un patto a livello centrale è giusto che sui territori ci si adegui alle linee del partito. Ci sono delle indicazioni, ci possono essere anche dei mal di pancia, dei punti di vista differenti, però il valore aggiunto di militare in un partito è quello di discutere anche le varie posizioni, per poi seguire la linea dettata dai segretari. A chi rivolgersi per interloquire con loro? Ci sono due consiglieri regionali, un capogruppo. Si dialoga con loro in maniera leale e sincera».

«Ragioneremo sempre per la crescita della Calabria»

Il ruolo dell’opposizione, ancora, «è fondamentale per il buon lavoro di chi governa, altrimenti si distrarrebbe, e quindi teniamo la tensione sempre alta. La Calabria sta attraversando un momento storico molto complicato, forse quello più difficile dal Dopoguerra. È un punto di vista comune (con la maggioranza di governo, ndr) quello di rimboccarsi le maniche perché la Calabria possa crescere in questi anni. Non c’è nessuno seduto aspettando che Occhiuto ed i suoi sbaglino per poter, poi, puntare il dito. Viviamo qui, vogliamo che la nostra regione cresca e proprio per questo motivo porteremo a compimento quello che è il nostro mandato di “sentinella” che propone costruttivamente. Ragioneremo sempre per la crescita della Calabria».

«Il welfare sta alla base delle nostre comunità»

Tra i grandi temi di stretta attualità, nel corso della trasmissione non si poteva non parlare di sanità.
«Sarò impopolare – ha detto Ernesto Alecci – ma credo che si stia parlando troppo di sanità e questo può distrarre da altri argomenti altrettanto importanti: uno su tutti le politiche sociali. Il welfare sta alla base del funzionamento delle nostre comunità. Sono quel sistema nervoso che permette di ascoltare quando una famiglia o un membro della comunità accusa un malessere, così da poter subito intervenire con assistenti sociali, educatori, psicologi, perché poi quando si manifestano le fragilità, spesso subentrano patologie e stili di vita inadeguati. Quindi si cade nella trappola delle droghe, nell’alcolismo, nella violenza tra le mura domestiche, appesantendo il sistema sanitario. Ed allora non v’è dubbio che in Calabria la sanità debba essere ricostruita e riformata pezzo per pezzo, ma è altrettanto importante trattare altri temi con la stessa attenzione».
«Da sindaco, in qualità di presidente di ambito per le politiche sociali ho notato che in Calabria ci sono ancora numerosi casi di incesto, dispersione scolastica, sfruttamento del lavoro minorile, ma non se ne parla perché questi argomenti fanno meno rumore. Bene l’attenzione sulla sanità, il nervo più scoperto, ma è altrettanto vero che si sono problematiche che passano in silenzio».

«Turismo? Mi preoccupano molto gli obiettivi del governo regionale»

Nelle battute conclusive il consigliere regionale del Pd ha sottolineato la sua perplessità per gli obiettivi del governo regionale sul comparto turismo.
«Come Soverato, per tante altre località turistiche calabresi l’obiettivo deve essere quello di valorizzare i centri più conosciuti, attorno ai quale programmare lo sviluppo di tutti i comprensori. Mi pare però di capire per quanto abbia avuto modo di leggere – ha concluso Ernesto Alecci – che il turismo non sarà priorità di questo governo regionale e mi preoccupa molto». (redazione@corrierecal.it)

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