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Covid, due anni dopo. Mattarella: «Sempre grati ai sanitari in prima linea»

Seconda giornata nazionale del personale sanitario. Speranza: «Fatte scelte difficili». Fico: «Pnrr decisivo per sanità»

Pubblicato il: 20/02/2022 – 12:40
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Covid, due anni dopo. Mattarella: «Sempre grati ai sanitari in prima linea»

ROMA «In occasione della seconda Giornata Nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato desidero sottolineare ancora una volta il ruolo cruciale svolto da tutto il personale del comparto sanità e del volontariato nella tutela della salute collettiva. Da quando il nostro Paese è stato duramente colpito dall’insorgere, repentino e inatteso, di una emergenza sanitaria di così vasta portata, gli operatori di tali categorie si sono trovati all’improvviso in prima linea a fronteggiare un nemico per molti versi sconosciuto. È grazie alla loro preparazione professionale e al loro spirito di sacrificio che è stato possibile arginare il rischio di perdite ancor più ingenti di quelle, già dolorosissime, che abbiamo dovuto patire. Sono in programma investimenti e nuove strategie per garantire una migliore qualità della cura e dell’assistenza, per accrescere la capacità di prevenzione, per ridare centralità alla persona e al territorio nel quale vive: ma l’efficacia delle riforme, come sempre, è legata alla qualità e all’impegno di chi concretamente la fa vivere con il proprio lavoro e con la propria passione. Quanto è avvenuto in questi anni difficili è motivo di rassicurazione per gli italiani. Oggi è, pertanto, occasione per me e per tutto il popolo italiano di rendere omaggio all’impegno del personale sanitario e del volontariato e di unirci nel ricordo, grato e doloroso, di quanti hanno pagato con l’estremo sacrificio la propria inclinazione all’altruismo». È quanto scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della giornata del personale sanitario.

Speranza: «Fatte scelte difficili»

«Due anni fa fummo costretti a fare scelte difficili, oggi il 91% della popolazione sopra i 12 anni si è vaccinata e questo ci mette nelle condizioni di gestire in maniera del tutto diversa la pandemia, che purtroppo è ancora in corso, e ci sta permettendo in queste ore di piegare la curva senza ricorrere a chiusure generalizzate». Così il ministro della Salute, Roberto Speranza alla Fnomceo per la 2/a Giornata nazionale del personale sanitario. «Abbiamo somministrato in 13 mesi e mezzo 133 milioni di dosi e questo lo può fare solo un grande Paese, solo un grande Servizio sanitario nazionale fatto di uomini e donne come voi. Se il Paese ha retto a una prova così difficile, pur pagando un prezzo importante in termini di vite umane, ma anche in termini di chiusure e di cambiamenti delle nostre esistenze, è perchè abbiamo uno straordinario Servizio sanitario nazionale che dobbiamo difendere e di cui il cuore sono le donne e gli uomini che lo animano».

Fico: «Dagli operatori sanitari prova di grande professionalità»

«Con questa ricorrenza il Parlamento ha inteso rendere omaggio a medici, infermieri, operatori sanitari e paramedici. Donne e uomini che ogni giorno assicurano assistenza sanitaria alla popolazione e che durante l’emergenza Covid hanno svolto senza risparmiarsi, e anche a costo della propria vita, il proprio dovere, dando una grande prova di professionalità, resistenza e resilienza». Così il presidente della Camera, Roberto Fico, nel messagio in occasione della 2/a Giornata nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato. «Dobbiamo fare tesoro di questa esperienza difficile e dolorosa – afferma Fico – ed avere la determinazione nel perseguire un modello di sanità pubblica all’avanguardia che è indispensabile pilastro di uno Stato democratico. Un sistema che deve contare su risorse umane e finanziarie adeguate non solo ad affrontare le emergenze ma soprattutto a fornire ogni giorno quei servizi essenziali per una piena tutela del diritto alla salute, anche quella mentale di cui si è occupato recentemente il Parlamento, e per la garanzia dei principi costituzionali di uguaglianza e solidarietà».
Il Piano nazionale per la ripresa e la resilienza, che destina significative risorse alla sanità, «può rappresentare uno strumento decisivo in tal senso», dice il presidente della Camera sottolineando che «occorre una visione lungimirante, pienamente consapevole della necessità di creare le condizioni affinché la dignità delle persone, dei pazienti, ma anche degli operatori medici e paramedici, sia al centro delle strategie sanitarie».

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