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La denuncia

Caro-benzina, esposto del Codacons alle Procure: «Possibili truffe in atto»

L’associazione dei consumatori chiede indagini serrate sugli aumenti dei carburanti. Di Lieto: «Non sono giustificati dalla guerra in Ucraina»

Pubblicato il: 12/03/2022 – 12:08
Caro-benzina, esposto del Codacons alle Procure: «Possibili truffe in atto»

CATANZARO «Sull’escalation senza sosta dei listini dei carburanti dovranno intervenire la magistratura e l’Antitrust». Lo afferma in una nota il Codacons che annuncia di aver presentato un esposto «in tutte le Procure della Repubblica della Calabria ed all’Autorità garante della concorrenza, chiedendo di indagare sugli abnormi rincari dei prezzi di benzina e gasolio alla pompa e su tutte le possibili speculazioni in atto a danno di consumatori e imprese.
«In questi giorni i listini dei carburanti venduti presso i distributori – sostiene Francesco Di Lieto del Codacons – sono letteralmente fuori controllo, con la benzina che in modalità self viaggia verso i 2,3 euro al litro e costa in media il 39,3% in più rispetto allo stesso periodo del 2021, mentre il gasolio sale addirittura del +51,3%. In alcune zone i carburanti hanno già sfondato la soglia dei 2,5 euro al litro. Aumenti la cui entità non appare giustificata né dalle attuali quotazioni del petrolio, né da riduzioni delle forniture sul territorio legate alla guerra in Ucraina, senza contare che benzina e gasolio venduti oggi presso i distributori sono stati acquistati mesi fa, a prezzi sensibilmente inferiori».
«Il rischio è che i rincari dei prezzi alla pompa – afferma – possano essere dopati da fenomeni speculativi tesi a sfruttare la delicata situazione in Ucraina per incrementare i guadagni a danno di consumatori e imprese. Di certo questi aumenti finiscono per ripercuotersi sul costo dei prodotti».
«In un Paese dove i trasporti sono esclusivamente su gomma, gli aumenti dei carburanti hanno un effetto valanga sulla spesa delle famiglie – conclude Di Lieto – già messe a dura prova da due anni di emergenza non solo sanitaria ma anche economica. Per tale motivo chiediamo alla Procure di aprire indagini sul territorio con l’ausilio della Guardia di Finanza e accertare eventuali speculazioni e illeciti, alla luce delle possibili fattispecie di truffa aggravata, aggiotaggio e manovre speculative su merci».

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