Telefonata Scholz-Macron-Putin. Mosca: «È bersaglio chi porta armi a Kiev»
Nuovo colloquio tra i leader sulla situazione in Ucraina. E il Cremlino minaccia l’Occidente per l’invio di armamenti

KIEV Nel diciassettesimo giorno di guerra nessuna tregua si registra in Ucraina. Nella notte diverse città sono state bombardate. Il bombardamento più pesante a Mykolaiv, nel sud del Paese Mentre le forze russe continuano l’avvicinamento a Kiev, in diverse città ucraine la notte è trascorsa tra gli ululati delle sirene d’allarme. Oltre che nella Capitale, nella cui area sono state udite anche diverse esplosioni, l’allarme è risuonato anche a Leopoli, Cherasky e Kharkiv.
In quest’ultima città i soccorritori a Kharkiv hanno recuperato questa mattina i corpi di cinque persone, tra cui due bambini, uccise dalle bombe russe contro un edificio residenziale del sobborgo di Slobozhanske. A renderlo noto il Servizio d’emergenza ucraino su Telegram.
Mentre le truppe russe si avvicinano progressivamente a Kiev. Qui nella notte si sono sentiti potenti bombardamenti nei sobborghi. A riportarlo la corrispondente di Cnn Clarissa Ward. Alcune immagini satellitari hanno mostrato le forze russe in avvicinamento alla capitale grazie anche all’uso di artiglieria pesante. E l’esercito di Putin ha annunciato di aver completamente circondato la città martire di Mariupol.
Colpita moschea a Maiurop: 80 i civili all’interno
Il ministero degli Esteri ucraino denuncia un bombardamento contro una moschea a Mariupol dove si erano rifugiati «più di 80 civili». «La moschea del sultano Solimano il Magnifico e Roxelana a Mariupol è stata bombardata dagli invasori russi – si legge in un tweet del ministero – Più di 80 adulti e bambini si nascondono lì dai bombardamenti, anche cittadini turchi».
Kiev: «Colpito l’ospedale oncologico di Mykolaïv»
Le autorità ucraine hanno accusato la Russia di aver danneggiato un ospedale oncologico e diversi edifici residenziali nella città meridionale di Mykolaiv con bombardamenti di artiglieria pesante. Il responsabile dell’ospedale, Maksim Beznosenko, ha detto che diverse centinaia di pazienti erano nel nosocomio durante l’attacco, ma che nessuno è stato ucciso. L’assalto ha danneggiato l’edificio e fatto saltare le finestre.
Centrale nucleare di Zaporizhzhia in mano russe
Gli occupanti russi hanno annunciato allo staff della centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa, che l’impianto non appartiene più all’Ucraina e che d’ora in poi dovrà operare sotto il controllo di Mosca e nel rispetto delle regole di Rosatom, la società statale russa dell’energia atomica. Lo riporta il Kyiv Independent citando il capo dell’Energoaton, la società nucleare ucraina.
Mosca avverte Usa: «Convogli che trasportano armi in Ucraina sono legittimo bersaglio»
Mosca avverte Washington: i convogli con le armi inviate in Ucraina potrebbero essere un «legittimo bersaglio» delle forze armate russe. Lo ha detto il viceministro degli esteri russo Sergei Ryabkov, aggiungendo che «il trasferimento avventato di sistemi anti aereo e anti carro porteranno a gravi conseguenze».
E ancora dal Cremlino: «Gravi conseguenze se Finlandia e Svezia nella Nato»
La possibile adesione di Finlandia e Svezia alla Nato avrebbe gravi conseguenze militari e politiche e richiederebbe alla Russia di adottare misure di ritorsione. Lo ha affermato il direttore del secondo dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo, Sergei Belyayev «È ovvio che la loro adesione all’Alleanza, che è in primo luogo un’organizzazione militare, comporterebbe conseguenze politiche e militari che richiederebbero la necessità di rivedere le relazioni con questi Paesi e adottare misure di ritorsione», ha affermato Belyayev ad Interfax. È troppo presto per parlare della natura specifica di tali misure, ha aggiunto.
Scholz e Macron a colloquio telefonico con Putin
Fonti dell’Eliseo fanno sapere che una nuova telefonata sulla situazione in Ucraina è in corso tra il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il presidente francese Emmanuel Macron e il presidente russo Vladimir Putin.
Zelensky: «Abbiamo migliaia di prigionieri russi»
In un videomessaggio il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha affermato che «il numero degli occupanti catturati ha già raggiunto un livello tale che questo problema non può essere lasciato alle strutture che avevamo prima della guerra. Migliaia di soldati nemici catturati o arresisi ricevono dal nostro Stato il trattamento richiesto dalle convenzioni internazionali». «Ma ce ne sono così tanti – ha aggiunto – che è necessaria una struttura speciale per affrontare tutte le questioni correlate».