RENDE «Hanno raggiunto di nuovo il numero di cento le salme in attesa di tumulazione nel cimitero di Rende». Lo denuncia il capogruppo in consiglio comunale di Rende “attivaRende” Mimmo Talarico che aggiunge: «Una situazione gravissima che rivela l’evidente incapacità dell’Amministrazione in carica di trovare una soluzione definitiva a una necessità che non si può certamente catalogare come imprevista e imprevedibile».
«Sono passati ormai otto anni dall’insediamento dell’attuale giunta – denuncia Talarico – e non è stata ancora individuata una soluzione al problema. Nel frattempo registriamo il fallimento del progetto di finanza, dalle opposizioni previsto e auspicato, destinato a realizzare un nuovo cimitero alle porte di San Fili».
«A parte il maldestro e discutibile tentativo di privatizzare i servizi cimiteriali – segnala l’esponente politico – nessuna iniziativa è stata assunta per individuare un nuovo sito, né per procedere all’ampliamento dell’attuale cimitero, nelle cui adiacenze e con gli opportuni accorgimenti tecnici si potrebbe prevedere la realizzazione di centinaia di loculi. Invece si è perso tantissimo tempo per assecondare velleità imprenditoriali private, rendendo, nel contempo l’attesa di tumulazione lunghissima e fortuita, aggiungendo così dolore a dolore per i familiari dei defunti».
«La richiesta delle famiglie – conclude Tallarico – affinché i propri cari abbiano, una lapide ove deporre un fiore e recitare una prece, si è fatta forte e straziante. Un intervento serio, definitivo e di lungo periodo, da parte del Sindaco di Rende non è più rinviabile».
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