CORIGLIANO ROSSANO Giornata decisamente incandescente nel pronto soccorso dell’ospedale “Giannettasio” di Corigliano Rossano. Dopo il caos generato questa notte da un 22enne proveniente da Cassano che ha devastato i locali (ne abbiamo parlato qui https://www.corrieredellacalabria.it/2022/05/07/notte-folle-al-giannettasio-un-giovane-danneggia-il-pronto-soccorso-bloccato-dalla-polizia/), nel tardo pomeriggio di oggi si è consumata l’ennesima aggressione, questa volta ai danni di un infermiere.
Il sanitario sarebbe stato aggredito da un parente di un paziente che nell’arco della giornata era stato assistito due volte, una in mattinata e l’altra nel pomeriggio, dopo essere tornato al pronto soccorso perché continuava ad accusare malessere.
Le stanze tutte occupate, triage compreso, medici e infermieri concentrati su altri casi, sono bastati per innescare la scintilla: l’infermiere sarebbe stato strattonato prima e poi spinto verso la porta. Poi la telefonata ai carabinieri anche per timore che l’episodio potesse perpetuarsi e degenerare.
Ennesima scena di ordinaria follia, dunque, al pronto soccorso di Rossano che, spesso con pochi medici e infermieri di turno, a causa delle ataviche carenze di personale, serve un bacino d’utenza per l’emergenza-urgenza di 220 mila abitanti. Pronto soccorso che, dopo le ormai numerose aggressioni quasi a cadenza quotidiana, continua a rimanere sprovvisto di un terminale di sicurezza. Negli anni scorsi era attivo il servizio di sicurezza con le guardie giurate, poi tagliato per questione di costi.
Il problema, tuttavia, rimane. E come un cane che si morde la coda non sembrano esserci vie d’uscita: pochi sanitari spesso esausti dai carichi di lavoro e pazienti sempre più insofferenti perché non ricevono le attenzioni auspicate. Intonto, pare che il servizio di sicurezza sarà riattivato. (lu.la.)
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