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diario di guerra

Azov: «Resa inaccettabile». Zelensky: «Russia come i nazisti»

Sessanta dispersi dopo un attacco su una scuola nel Lugansk. Bono e The Edge, concerto in metro a Kiev

Pubblicato il: 08/05/2022 – 15:24
Azov: «Resa inaccettabile». Zelensky: «Russia come i nazisti»

La Russa sta imitando il regime nazista in modo fanatico, riproducendone i dettagli in modo maniacale: lo ha detto oggi il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un video pubblicato su Telegram in occasione della Giornata della Memoria e della Riconciliazione. «Durante i due anni di occupazione, i nazisti vi uccisero 10.000 civili. In due mesi di occupazione, la Russia ha ucciso 20.000 persone» in Ucraina, dice Zelensky nel video in bianco e nero. «In Ucraina è stata organizzata una sanguinosa ricostruzione del nazismo. Una ripetizione fanatica di questo regime: delle sue idee, azioni, parole e simboli. Una riproduzione dettagliata, maniacale, delle sue atrocità. Questo segna un nuovo record mondiale di xenofobia, odio, razzismo e numero di vittime che possono causare», ha prosegue Zelensky.

«La primavera può essere in bianco e nero? Esiste un febbraio eterno? Le parole d’oro sono svalutate? Sfortunatamente, l’Ucraina conosce le risposte a tutte queste domande. Sfortunatamente, le risposte sono sì», esordisce Zelensky. «Ogni anno l’8 maggio, insieme all’intero mondo civile, onoriamo tutti coloro che hanno difeso il pianeta dal nazismo durante la seconda guerra mondiale. Milioni di vite perdute, destini paralizzati, anime tormentate e milioni di ragioni per dire al male: mai più!», prosegue il presidente ucraino. «Quest’anno diciamo “Mai più” in modo diverso. Sentiamo “Mai più” in modo diverso. Ha del doloroso, crudele. Senza un punto esclamativo, ma con un punto interrogativo. Dite: mai più? Ditelo all’Ucraina. Il 24 febbraio la parola “mai” è stata cancellata. Gli hanno sparato e l’hanno bombardata. Con centinaia di missili alle 4 del mattino, che hanno svegliato l’intera Ucraina. Abbiamo sentito terribili esplosioni. Abbiamo sentito: “di nuovo!”»», commenta Zelensky. E poi: «Decenni dopo la seconda guerra mondiale, il buio è tornato in Ucraina. Ed è diventato di nuovo in bianco e nero. Di nuovo! Il male è tornato. Di nuovo! Con una divisa diversa, con slogan diversi, ma con lo stesso scopo».

Il battaglione Azov: «Per noi la resa è inaccettabile»

Intanto la guerra continua su più fronti. Dopo l’evacuazione dei civili dall’acciaieria di Mariupol, parla il battaglione Azov: «Ci sono molti militari feriti da evacuare» da Azovstal «ma combatteremo fino alla fine», annuncia il comandante del battaglione Azov, Denis “Radis” Prokopenko, in una conferenza stampa online proprio dall’acciaieria assediata. «Le forze russe stanno continuando a bombardare l’area e stanno cercando di assaltare l’impianto», ha affermato il capitano Svyatoslav Kalina Palamar, vice comandante del battaglione Azov. Ha aggiunto di non poter confermare che tutti i civili siano stati evacuati dal sito, come riportato ieri. «La resa per noi è inaccettabile», anche perché «non avremmo grandi possibilità di sopravvivere se venissimo catturati», ha detto Palamar. «I nemici vogliono distruggere gli ucraini, per noi è chiarissimo», aggiunge. «Ora i nostri politici stanno provando a negoziare con quegli animali. Ma non ricordano cosa hanno fatto? Non possiamo parlare con questa gente. Il nostro obiettivo è eliminare la minaccia», ha aggiunto il vicecomandante. «Qui stiamo difendendo il mondo libero. Non stiamo difendendo solo l’Ucraina, ma anche il mondo libero», aggiunge.

«Trecento salvati dalle “catacombe” dell’acciaieria»

Sono 300 le persone salvate dall’acciaieria di Mariupol. Finalmente tutti i civili sono stati evacuati. Lo ha detto il premier Volodymyr Zelensky. Ora, ha aggiunto, prende il via la seconda fase della missione per portare al sicuro feriti e medici. Ma anche tutti i militari. In un messaggio alla nazione, il leader ucraino, che oggi è atteso in videoconferenza al G7, ha ringraziato la Croce Rossa e l’Onu. E mentre i russi si preparano all’assalto finale, i marines ucraini, ancora asserragliati dentro lo stabilimento con il reggimento Azov, lanciano un drammatico appello: «Non lasciateci morire». 

Sessanta civili dispersi dopo l’attacco su una scuola

Intanto un raid russo ha colpito una scuola nel nel villaggio di Belogorovka, nella regione di Lugansk. Al momento ci sono due vittime, ma il bilancio sembra destinato a salire perché sono circa 60 i civili dispersi dopo l’attacco aereo di ieri pomeriggio. Lo rende noto il capo dell’amministrazione militare regionale, Sergii Gaidai, su Telegram ripreso da Ukrinform. «Tutte le 60 persone rimaste sotto le macerie degli edifici sono molto probabilmente morte», scrive Gaidai. Ieri i servizi di emergenza ucraini avevano parlato di almeno due vittime. Nel sotterraneo si nascondevano 90 persone, nella serata almeno una trentina era stata tratta in salvo.

I civili fuori dall’acciaieria

«L’ordine del presidente è stato eseguito. Questa parte della missione umanitaria a Mariupol è stata completata». Le parole della vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk segnano la fine di un incubo, ma lasciano un baratro davanti ai combattenti asserragliati nell’acciaieria-bunker. Alla scadenza dei tre giorni di cessate il fuoco per i corridoi umanitari dichiarati dalla Russia, non risultano più civili intrappolati nei sotterranei della fabbrica diventata il simbolo della resistenza. A Kiev, il sollievo per aver portato in salvo i più fragili con una complicata missione in coordinamento con Nazioni Unite e Croce Rossa, più volte interrotta da bombardamenti e scontri, lascia ora il posto alla preoccupazione per la sorte dei circa duemila soldati finora protetti dai cunicoli delle “catacombe” di Azovstal, tra membri del reggimento Azov e truppe di altre formazioni dell’esercito.

«Molti soldati in gravi condizioni, feriti e senza medicine»

Con sempre meno munizioni e cibo e condizioni di vita estreme, gli ultimi soldati ucraini trincerati nella fabbrica di Azovstal stanno ancora combattendo. I dettagli della vita all’interno dello stabilimento sono stati forniti da Yevgenia Tytarenko, un medico militare, il cui marito, membro del reggimento Azov, è ancora dentro l’acciaieria. «Molti soldati sono in gravi condizioni. Sono feriti e non hanno medicine. Cibo e acqua si stanno esaurendo», ha detto la donna, che è riuscita a mantenere i contatti con i soldati. «Resterò fino alla fine», ha scritto l’uomo, anche lui medico militare, in un messaggio letto dalla France Presse.

Bono e The Edge, concerto nella metro di Kiev

Bono e David Howell Evans (The Edge) degli U2 sono arrivati a Kiev e intorno alle 13 italiane hanno improvvisato un concerto nella stazione della metropolitana di Khreshchatyk. Il frontman e il chitarrista della mitica band irlandese hanno cantato classici del loro repertorio: ‘Sunday Bloody Sunday’, ‘Desire’ e ‘With or without you’. L’apparizione a sorpresa è arrivata mentre le sirene d’allarme aereo risuonavano nella capitale ucraina. «La gente in Ucraina non sta combattendo solo per la vostra libertà, ma per tutti noi che amiamo la libertà», ha detto Bono durante una pausa. Il cantante ha anche fatto riferimento ai conflitti passati in Irlanda e ai problemi con un vicino più potente. «Preghiamo che possiate godere presto di un po’ di quella pace», ha detto Bono. A un certo punto, Bono ha invitato un soldato ucraino a cantare insieme con lui. L’esibizione è avvenuta davanti a una piccola folla di fan, compresi i membri delle forze armate ucraine vestiti in tenuta militare.

Mosca: 77 aerei ed elicotteri in volo domani, formeranno “Z”

Saranno 77, come gli anni dalla fine della Seconda guerra Mondiale, gli aerei e gli elicotteri che voleranno in parata sopra Mosca il 9 maggio prossimo, in occasione del Giorno della Vittoria, che commemora il ruolo dell’Unione sovietica nella guerra contro la Germania nazista.
Lo ha comunicato il ministero della Difesa di Mosca, confermando che otto caccia MiG-29SMT sorvoleranno la Piazza Rossa formando la lettera “Z”, a sostegno del “personale militare russo che partecipa a un’operazione militare speciale in Ucraina”, come la Russia definisce l’invasione scatenata il 24 febbraio scorso.

La Duma: «Gli Stati Uniti partecipano alla guerra»

Lo spettro del confronto diretto tra le grandi potenze torna ad aleggiare sull’Ucraina in guerra. Mentre il conflitto, secondo la Nato, sta entrando in una “fase decisiva”, la Duma ha accusato gli Stati Uniti di partecipare “in modo diretto” alle ostilità. In questo clima di crescente tensione gli occhi dell’Occidente sono puntati sul 9 maggio di Vladimir Putin, e sul discorso che terrà sulla Piazza Rossa per celebrare il 77esimo anniversario della vittoria dell’Urss sui nazisti. Mentre il meglio del suo arsenale militare sfilerà in parata. La guerra in Ucraina si avvia verso “settimane decisive”, ha stimato il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. Rilevando comunque che non ci sono al momento segnali da parte della Russia di una “escalation” con l’Alleanza Atlantica. Mosca, invece, ha accusato gli occidentali di essere già entrati a tutti gli effetti nel conflitto. Soprattutto gli Stati Uniti. E Joe Biden ha ammonito i vertici della difesa e dei servizi segreti sui rischi legati alle fughe di notizie. Il presidente, secondo Nbc news, ha chiamato i capi del Pentagono, della Cia e della National Intelligence sottolineando che le recenti notizia di stampa sono controproducenti e “distraggono dal nostro obiettivo”.

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