MERANO Uno studente di 17 anni è rimasto ustionato, ieri, mentre era impegnato in un percorso di alternanza scuola-lavoro in un’officina a Merano, in provincia di Bolzano. Lo rende noto l’Unione degli Studenti, UdS. Il ragazzo, spiegano gli studenti era in regime di percorso per le competenze trasversali e l’orientamento (Pcto).
Lo studente è ora ricoverato in gravi condizioni ed è in prognosi riservata al centro specializzato per ustionati di Murnau in Baviera dopo essere rimasto ferito ieri pomeriggio in un’officina di via Zuegg a Merano in Alto Adige. Ricoverato, sempre in prognosi riservata, nella clinica universitaria di Innsbruck anche un uomo di 36 anni rimasto coinvolto nell’incidente insieme al 17enne. I due, sarebbero stati colpiti da un getto di fiamma mentre si trovavano nel locale dedicato alle verniciature dei veicoli.
Lo studente di 17 anni era impegnato nel progetto di alternanza scuola-lavoro. Stando a una prima ricostruzione, alcuni composti infiammabili hanno preso fuoco a seguito di un contatto elettrico.
Il giovane è stato colpito da una barra metallica durante alcuni lavori di carpenteria.
«Il ragazzo – scrive in una nota l’Unione degli studenti – era impiegato in una carrozzeria, durante un percorso di alternanza scuola – lavoro, quando si è verificato un ritorno di fiamma che lo ha colpito. Ora si trova in condizioni molto gravi». Gli studenti annunciano «scioperi e mobilitazioni».
Come ricorda l’Unione degli Studenti, quello di Merano è il terzo incidente grave nel corso del 2022 durante l’alternanza scuola-lavoro. Il coordinatore nazionale dell’Unione, Luca Redolfi, ha annunciato che «non staremo a guardare, il lutto non ci basta: seguiranno scioperi e mobilitazioni studentesche in tutto il Paese perché questo incidente si aggiunge a una lunga lista di morti sul lavoro e all’interno delle scuole, morti causate da un sistema malato volto solamente al profitto». Redolfi ha poi aggiunto, «vogliamo sicurezza dentro e fuori le scuole vogliamo che l’alternanza scuola-lavoro e gli stage vadano aboliti a favore dell’istruzione integrata».
«Stiamo firmando un accordo ulteriore con il ministero del lavoro: devono valere le regole di sicurezza sul lavoro per tutti». Ha detto Patrizio Bianchi, ministro dell’Istruzione ai giornalisti che gli chiedevano come affrontare il problema della sicurezza durante l’alternanza scuola-lavoro dopo l’incidente.
«Non dimentichiamo che questo è il Paese che ha il più alto indice di morti sul lavoro, non solo per i ragazzi – ha aggiunto Bianchi – quando succede per un ragazzo si deve mettere in evidenza che questo non è possibile per nessuno. Cominciamo a distinguere le diverse scuole: queste sono scuole che lavorano già sulla formazione professionale, il che vuol dire che la nostra attenzione deve estendersi a tutto il comparto, non soltanto quindi alla parte statale o non soltanto alla parte dei corsi tradizionali, i licei, e gli istituti tecnici; sono tutti figli nostri».
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