Italiano ucciso in discoteca in Spagna. Chiesti 24 anni per Bissoultanov
È accusato di aver ucciso, nel 2017 a Lloret de Mar, Niccolò Ciatti. Il padre della vittima: «Gli ho detto in faccia che è un assassino»

GIRONA È partito oggi, presso il Tribunale provinciale di Girona (Spagna), il processo al ceceno Rassoul Bissoultanov, presunto responsabile per la morte di Niccolò Ciatti, ucciso nell’estate del 2017 a 22 anni in una discoteca di Lloret de Mar. La procura chiede 24 anni di carcere per Bissoultanov.
Inoltre, verrà anche analizzata la situazione di un presunto complice, accusato dalla famiglia della vittima e dall’associazione di categoria che rappresenta i locali notturni catalani (Fecasarm) di aver partecipato all’omicidio, spiega l’agenzia di stampa catalana Acn.
Il padre: «Gli ho detto in faccia che è un assassino»
«Gli ho detto in faccia che è un assassino, e glielo ridirei sempre, spero in una condanna alla massima pena», ha affermato Ciatti parlando con l’Ansa. L’incontro è stato all’esterno del Palazzo di giustizia della città spagnola, dove oggi è iniziato il processo.
«Sono arrivati in versione bravi ragazzi», ha affermato Ciatti, «ma sono degli attori impressionanti».
Secondo diversi media, la polizia è intervenuta per evitare un contatto fisico tra gli accusati e la famiglia di Niccolò. Il padre del 22enne fiorentino morto nel 2017 nel corso di un pestaggio nella discoteca Sant Trop, dice di attendersi che il tribunale spagnolo condanni i due «alla massima pena» possibile. «Non deve passare l’idea che mio figlio fosse un attaccabrighe – ha aggiunto- parliamo di un ragazzino che era in vacanza e voleva solo divertirsi».
L’inchiesta
Dopo esser stato arrestato in Germania ed estradato in Italia, Bissoultanov – in seguito a un ordine di scarcerazione – si è recato a Girona, dove a inizio 2022 si è consegnato alle autorità locali con l’obiettivo, al momento non raggiunto, che il processo a suo carico si tenesse solo in Spagna. I giudici della Corte d’Assise di Roma hanno tuttavia disposto che un processo parallelo si tenga anche in Italia.
La difesa di Rassoul Bissoultanov chiede che il sospetto sia condannato in Spagna per omicidio preterintenzionale e non per omicidio doloso, come sostiene invece la procura. La tesi della difesa è che il calcio in faccia che risultò fatale a Ciatti non gli fu dato dall’accusato con l’intenzione di ucciderlo. Per questo, la pena massima che si potrebbe infliggere non dovrebbe superare i 4 anni di carcere. Una versione dei fatti che cozza con quella proposta dall’accusa, secondo i quali, invece, Bissoultanov uccise il 22enne fiorentino intenzionalmente. Il pm chiede una pena da 24 anni di carcere e nove di libertà vigilata.