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La vertenza

Abramo, sindacati: «Impegno del Mise, ma c’è preoccupazione»

Cautela di Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil rispetto ai contenuti dell’incontro di ieri in Prefettura a Crotone con il viceministro Todde

Pubblicato il: 17/06/2022 – 14:00
Abramo, sindacati: «Impegno del Mise, ma c’è preoccupazione»

CROTONE Apprezzamenti per il ruolo svolto dal Mise nella convocazione del tavolo di crisi, ma anche preoccupazioni sul mantenimento dei livelli occupazionali e il rispetto delle clausole sociali. È quanto esprimono le Segreterie nazionali e territoriali di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil in merito ai contenuti dell’incontro svoltosi nella mattinata di ieri presso la Prefettura di Crotone con il viceministro dello Sviluppo economico, Alessandra Todde, in merito alla crisi attraversata dall’azienda Abramo Cc in amministrazione straordinaria (As) dallo scorso aprile.

Il programma di risanamento

«In avvio di incontro – riferiscono le sigle di categoria – i commissari giudiziali di Abramo Cc in amministrazione straordinaria hanno fornito un’analisi della situazione aziendale sia dal punto delle attività, che in riferimento alla situazione economica e finanziaria. In particolare l’attenzione è ricaduta da subito sul piano di programma di risanamento che ha come obiettivo principale la cessione dell’intero corpo aziendale a società interessate che manifesteranno formalmente interesse al fine di mantenere l’unicità aziendale, o in alternativa, come opzione secondaria, la possibilità di cessione di rami e/o di realtà produttive partecipate. In ogni caso l’obiettivo della curatela è di garantire i livelli occupazionali».

Cigs per mantenere livelli occupazionali

«È stato fornito inoltre – riferiscono i sindacati – un focus dettagliato sull’andamento della procedura concorsuale in relazione alla insinuazione al passivo con particolare attenzione ai creditori privilegiati. La curatela ha dichiarato che l’accordo di Cigs sottoscritto il 18 maggio scorso, ha dato e darà la possibilità di mantenere inalterato i livelli occupazionali (1.224 lavoratori tra Calabria, Sicilia e Lazio). I commissari hanno, inoltre, informato i partecipanti al confronto che Abramo Cc in As è di nuovo in possesso di regolare Durc e Durf, ciò ha permesso il recupero di fatture da società come Poste italiane e ministero dei Trasporti, garantendo disponibilità di cassa in questa fase difficile e complessa, permettendo al contempo di poter tornare a partecipare a gare e bandi».

Il punto sulle commesse

«In questo momento la Abramo Cv – puntualizzano le sigle di categoria – mantiene le attività di Tim, Enel e Mit. Sia per Mit, che per Enel in caso di assegnazione a breve ad altro fornitore troverà applicazione la clausola sociale, mentre per le attività di Tim è stato prorogato il contratto di appalto. Le segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil apprezzano il ruolo svolto dal ministero nella convocazione del tavolo di crisi, finalizzato a monitorare costantemente l’andamento della procedura concorsuale e la realizzazione del piano di programma, ha ribadito l’importanza di un autorevole intervento del ministero sulle committenti al fine di garantire la piena continuità occupazionale». «Va scongiurato assolutamente – avvertono i sindacati – il depauperamento delle attività che rappresentano la garanzia per la continuità aziendale e per il futuro occupazionale dei lavoratori ancora in forza alla Abramo Cc. Non si può permettere di ripetere quanto accaduto in merito alla commessa “Yoox”, dove la mancata applicazione della clausola sociale ha generato ulteriori esuberi strutturali, per i quali le
organizzazioni sindacali stanno ricercando soluzioni attraverso la contrattazione con aziende del settore».

Preoccupazione per 100 lavoratori

Le organizzazioni sindacali hanno espresso, infine, «forte preoccupazione per i circa 100 lavoratori produttivi indiretti (staff) non legati direttamente alle 3 commesse ancora in essere, per i quali, in un eventuale cambio di appalto, non sarebbe garantito il passaggio in clausola sociale». «Tenuto conto delle rivendicazioni – informano i sindacati – poste dalle strutture sindacali territoriali, le Segreterie nazionali hanno richiesto ai commissari una maggiore predisposizione al confronto sui territori. Le parti presenti al tavolo hanno concordato sull’opportunità di mantenere il tavolo aperto, avviando un monitoraggio costante, e aggiornandolo ogni qual volta ci saranno novità significative», conclude la nota dei sindacati.

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