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verso il ballottaggio

Catanzaro, giochi ormai fatti. L’appoggio politico di FdI a Donato ricompone (quasi tutto) il centrodestra

L’asse dei meloniani con Lega e Forza Italia si riaggrega nel e sul nome del candidato sindaco ex Pd. All’appello mancano Talerico, che sosterrà Fiorita, e i talliniani di NcI. Ma il voto nel capo…

Pubblicato il: 18/06/2022 – 14:34
Catanzaro, giochi ormai fatti. L’appoggio politico di FdI a Donato ricompone (quasi tutto) il centrodestra

CATANZARO Appoggio politico, non apparentamento tecnico. Al fondo di 48 ore di trattative frenetiche si completa il tassello del ballottaggio per eleggere il sindaco di Catanzaro: com’era previsto (ma non scontatissimo), Wanda Ferro e Fratelli d’Italia, che al primo turno hanno corso in autonomia conquistando un ragguardevole risultato elettorale, al secondo turno appoggeranno Valerio Donato, candidato sindaco sostenuto da una “grosse koalition” composta da forze di centrodestra come Lega e Forza Italia (sia pure senza i loro simboli ufficiali), forze moderate e forze di centrosinistra, essenzialmente ex Pd. Al tirar delle somme, salve novità delle ultime ore non ci sarà nessun apparentamento tecnico né per Donato né per Fiorita. Sul piano politico, tuttavia, il quadro che si sta delineando a Catanzaro al tempo stesso si va semplificando ma si va caratterizzando anche per qualche aspetto inedito e anomalo. il primo elemento da osservare è che con la scelta di Fratelli d’Italia a sostengo di Donato – si ribadisce: appoggio politico, non apparentamento tecnico –  al ballottaggio il centrodestra, almeno nelle sue componenti più forti, si ricompone in un quadro più unitario, sicuramente più unitario rispetto all’inizio delle trattative per le elezioni comunali, quando la coalizione si è letteralmente spaccata in tre tronconi. Ora, due di questi tronconi, che sono poi l’asse portante del centrodestra, si riconnettono nel nome di Donato, ex Pd ma che ha abbandonato il Pd in modo piuttosto rancoroso (e il Pd lo ha ricambiato in modo altrettanto rancoroso…). Verosimilmente, la mossa di Fratelli d’Italia indurrà il campo di Fiorita a insistere ancora di più nella narrazione di Donato quale candidato non civico ma in realtà di centrodestra, e di un centrodestra a trazione sovranista, ma la Ferro e i meloniani in verità, da sempre praticamente, hanno detto che si sarebbero orientati, nell’eventuale ballottaggio di Catanzaro, seguendo due punti fermi: “mai con Pd e M55” e “lavorare sempre per l’unità del centrodestra”.  In questo senso, l’endorsement di Fratelli d’Italia a Donato mostra una certa linearità: va comunque ricordato anche il forte corteggiamento che in questi giorni, sui canali tv nazionali, il leader della Lega Salvini ha fatto a Fratelli d’Italia.  E va anche evidenziato che la mossa di Fratelli d’Italia su Catanzaro serve anche a ricompattare il “cuore” del centrodestra che governa alla Regione. L’ultimo passaggio di giornata comunque non basta a completare la riaggregazione totale del centrodestra a Catanzaro, perché se Fdi, Lega e Forza Italia adesso sono sulla stessa fascia, invece il terzo troncone del centrodestra – quello che si era saldato sulla candidatura a sindaco di Antonello Talerico – continua a restare fuori dall’aggregazione di Donato anche se a sua volta si è diversificato.  Talerico infatti sosterrà al ballottaggio Nicola Fiorita, mentre l’unico partito di centrodestra che l’ha sostenuto, Noi con l’Italia guidato sul territorio dall’ex leader forzista Mimmo Tallini, non ha dato indicazioni di voto, comprensibilmente, peraltro, essendo comunque una forza organica del centrodestra: restano, comunque, Talerico e l’area Tallini, contrapposti a Donato e in particolare a una delle forze che sostengono il docente Umg, Forza Italia guidata dal coordinatore regionale Mangialavori. In ogni caso, ora il quadro a Catanzaro in vista del ballottaggio si è schiarito, sia pure confermando tante dinamiche anomale e anche trasversali, anche se in genere i posizionamenti, anche questi delle ultime 48 ore, sono dettati molto da sentimenti/risentimenti personali e poco da motivazioni politiche. E resta l’anomalia di fondo che è anche una contraddizione: il centrodestra al ballottaggio non ha nessun candidato sindaco di sua diretta espressione, ma resta comunque la coalizione più forte sulla piazza di Catanzaro.  Ma a Catanzaro succede questo, e anche altro:  quasi non fa più notizia.  (a. cant.)

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