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Dagli uffici di gabinetto a nuove partecipazioni per finire ai trasporti: alla maggioranza piace “omnibus”

Depositata dal centrodestra l’ennesima proposta di legge nella quale si fa rientrare di tutto: una tecnica normativa ormai diventata una costante

Pubblicato il: 23/06/2022 – 21:06
Dagli uffici di gabinetto a nuove partecipazioni per finire ai trasporti: alla maggioranza piace “omnibus”

Nel linguaggio tecnico li chiamano “interventi di manutenzione” normativa, nel linguaggio più corrente e politicamente più appropriato sono interventi “omnibus”, perché ricomprendono tutto e il contrario di tutto, temi importantissimi ma anche “chincaglieria” varia (e qualche volta anche un po’ di norme dal sapore clientelare o tese ad ampliare la sempre sterminata galassia delle strutture regionali e para-sub regionali). In ogni caso, questo modo di legiferare sembra essere diventato ormai “moda”, una costante della maggioranza di centrodestra che governa la Regione, capace in questi primi 8 mesi della dodicesima legislatura di ricorrere spesso a questa tecnica di far entrare nei testi normativi “di tutto di più”. Avverrà, verosimilmente, anche nelle prossime settimane, perché alla segreteria del Consiglio regionale è stata depositata nelle ultime ore una proposta di legge dall’eloquente – eloquente perché “criptico” – titolo “Interventi normativi sulle leggi regionali n. 42/2017, n. 13/1979, n. 7/1996, n. 8/1996, n. 38/1986 e misure in materia di trasporto e circolazione veicoli storici”: i proponenti sono il consigliere regionale della Lega, Pietro Raso, e il capogruppo di Forza Italia al Palazzo Campanella, Giovanni Arruzzolo.

Cosa prevede l’ultima “omnibus”

Il testo, in effetti, con i suoi 9 articoli complessivi interviene su temi e settori eterogenei e variegati, dalla partecipazione della Regione a una società consortile alla modifica della composizione degli Uffici di gabinetto dei presidenti di Giunta e Consiglio, dai trasporti, dall’esenzione della tassa automobilistica per i veicoli storici, alla proroga della liquidazione di Calabria Etica allo sviluppo della cooperazione. In particolare, balzano agli occhi soprattutto alcuni di questi articoli. Come il primo, che procrastina da maggio a dicembre «la conclusione della procedura di liquidazione della Fondazione regionale in house Calabria Etica, non ancora chiusa atteso – si legge nella proposta – che non sono stati definiti i rapporti di dare/avere nei confronti della Regione relativamente a progetti di attività assegnati e finanziati dalla stessa Regione». O l’articolo 4 della Pdl Raso-Arruzzolo, che autorizza la Regione ad aderire alla Società Consortile a Responsabilità Limitata costituita per la realizzazione del programma di ricerca e innovazione denominato “Tech4Uou – Technologies for climate change adaption and quality of life improvement” (nell’ambito di un programma dell’Unical) «mediante la sottoscrizione dell’aumento del capitale sociale, nel limite di spesa di 20.000,00 euro per l’anno 2022». O ancora, l’articolo 5 che modifica una norma della legge regionale 7 del 1996 sulla struttura organizzativa della Giunta prevedendo che «una delle unità di personale assegnate all’Ufficio di Gabinetto possa anche essere individuata tra estranei alla pubblica amministrazione, restando invariato il numero complessivo dei componenti dell’ufficio medesimo, senza aggravio di spesa a carico dell’ente». E poi l’articolo 8 che – si legge nel testo – «reca modifiche atte a introdurre una figura professionale nell’ambito della struttura speciale dell’Ufficio di Gabinetto» del presidente del Consiglio regionale, «prevedendo pure la possibilità che detta figura venga sdoppiata, a parità di spesa». Da segnalare poi la norma contenuta nell’articolo 7 della proposta di legge Raso-Arruzzolo, tesa a incentivare «servizi di trasporto ferroviario intermodale in partenza e/o in arrivo da nodi logistici e portuali siti all’interno del territorio regionale, sulle direttrici di transito nazionale ed internazionale»: di questo argomento ha parlato ieri il governatore Occhiuto collegandosi al Comitato di sorveglianza del Psr. Questo articolo, tra l’altro, prevede che «al fine di dare compiuta attuazione alle azioni previste nel Piano regionale dei trasporti e favorire maggiore efficienza e produttività al sistema di trasporto integrato delle merci, avuto riguardo tra l’altro al sistema portuale regionale, la Regione promuove attraverso Fincalabra Spa la costituzione di consorzi o società, a prevalente partecipazione pubblica».

Il testo in aula alla velocità della luce?

La proposta di legge in parola è stata già assegnata alle commissioni Prima per l’esame di merito e Seconda per il parterre finanziario: conoscendo la velocità di azione della maggioranza di centrodestra, che finora su questi testi “omnibus” è andata avanti come un treno, è verosimile che quanto prima approderà in aula per l’approvazione finale. Insomma, si profila un altro blitz come quelli che hanno già portato all’incasso della maggioranza altre due “omnibus” nelle quali però si è intervenuto in profondità anche su settori strategici per la Regione: come la prima, approvata a fine febbraio dal Consiglio regionale, che ha ulteriormente ampliato le competenze dell’Azienda Zero in sanità o la seconda, approvata a inizi di giugno dal Consiglio regionale, che tra le pieghe dell’articolato ha dato il via alla costituzione della rete regionale del termalismo e alla definitiva pubblicizzazione della Sorical. (a. cant.)

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