Spese per pubblicazioni, Calabria la meno virtuosa
In un anno la Regione ha speso oltre 191mila euro. Un dato che la colloca in fondo alla classifica

CATANZARO La Calabria è la Regione italiana che, in valore assoluto, detiene il record per le spese sostenute per pubblicazioni: 191.188,94 nel 2020.
Tanto da meritare il rating “C” nella speciale classifica elaborata per l’Adnkronos dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica italiana, nell’ambito del progetto ‘Pitagora’, che prende in esame i costi sostenuti nel 2020 da Regioni e capoluoghi di Provincia (sul sito www.adnkronos.com tutte le tabelle e le cifre del report).
Al secondo e terzo posto, dopo la Calabria, figurano la Puglia, con 156.611,64 euro, e la Valle d’Aosta, con 153.775,94. Segue, sempre al di sopra dei 100mila euro, l’Abruzzo (114.047,52), e poi, con importi tra i 20mila e i 100mila euro: Veneto (83.203,90), Lazio (63.799,99), Sicilia (47.818,71), Basilicata (31.915,87), Campania (24.578,68).
Per l’Abruzzo, dopo il calo registrato nei due anni precedenti (da 1.278.852,25 euro del 2017 era sceso a 402.142,17 nel 2018 e 42.818,97 nel 2019), l’importo è tornato a salire nel 2020. In Basilicata, invece, dopo una crescita costante, che ha portato il valore a passare da 155.297,02 euro del 2019 a 272.708,14 del 2018 e 334.795,00 del 2019, il dato nel 2020 è considerevolmente diminuito. Al contrario, in Calabria, la cifra ha visto un incremento progressivo: nel 2017 47.548,04 euro, nel 2018 99.283,50, nel 2019 112.419,27.