CATANZARO Calabria ancora sopra la soglia di allerta per occupazione dei posti letto negli ospedali. Il Covid mette a dura prova l’intero apparato di assistenza sanitario calabrese. È quanto emerge del rapporto dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) sui dati del 7 agosto, pubblicata oggi.
In particolare dal report, si nota un tasso di occupazione dei posti letto nei reparti ordinari pari al 29%, decisamente sopra la soglia d’allarme fissata al 15%. Un dato che pone la regione al secondo posto in Italia, dopo l’Umbria (37%), per livello di saturazione dei posti letto nei reparti Covid.
Ma la Calabria è al di sopra della media nazionale ferma al 4% anche per indice di occupazione dei posti letto in terapia intensiva. In particolare il tasso regionale è al 5%, in calo rispetto al precedente monitoraggio.
Nel dettaglio, in 24 ore, la percentuale di posti nei reparti ospedalieri di area medica (o non critica) occupati da pazienti Covid cala in 7 regioni o province autonome: Abruzzo (19%), Basilicata (18%), Campania (15%), Friuli Venezia Giulia (17%), Lazio (14%), Marche (18%), Valle d’Aosta (16%); cresce in 4 regioni: Liguria (24%), Molise (14%), Pa Bolzano (14%), Pa Trento (15%); mentre e’ stabile in 11 regioni: Calabria (29%), Campania (13%), Emilia Romagna (16%), Lombardia (11%), Puglia (15%), Sardegna (10%), Sicilia (22%), Toscana (12%), Umbria (37%), Veneto (11%).
L’occupazione dei posti nelle terapie intensive da parte di pazienti con Covid-19 cresce in 3 regioni: Basilicata (5%), Sardegna (6%), Umbria (7%). Cala in 5: Abruzzo (al 5%), Calabria (5%). È stabile in 14 regioni o province autonome: Campania (4%), Emilia Romagna (5%), Friuli Venezia Giulia (1%), Lazio (6%), Liguria (2%), Marche (2%), Molise (3%), Lombardia (2%), Pa Trento (3%), Piemonte (2%), Puglia (4%), Sicilia (6%), Toscana (4%), Veneto (3%). In Valle d’Aosta (0%) e Pa Bolzano (0%) la variazione non e’ disponibile. Tutte le regioni sono sotto la soglia d’allerta del 10%.
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