CATANZARO «È da accogliere con favore l’avviso pubblico della Regione, volto alla formazione di elenchi di medici in formazione specialistica, disponibili a prestare la propria attività presso le aziende del servizio sanitario regionale interessate da una grave carenza di risorse umane. Il provvedimento arriva a distanza di oltre un mese dall’interrogazione che insieme ai colleghi Amalia Bruni e Domenico Bevacqua ho rivolto al presidente Occhiuto, in ragione dell’importante possibilità offerta dal decreto Calabria. Una norma di assoluta novità quella contenuta nel “decreto Calabria” che consente entro il 31 dicembre 2022 di assumere i medici specializzandi al terzo anno. Norma poi estesa a tutto il territorio nazionale, a fronte della grave carenza di medici nel sistema sanitario nazionale. Meglio tardi che mai è il caso di dire. Anzi no. Perché è dal conferimento dell’incarico al presidente Occhiuto, quale commissario ad acta della sanità calabrese, che denuncio e sollecito l’assunzione di personale medico data la gravissima carenza nella nostra regione, aggravata da dieci anni di commissariamento». Lo afferma Davide Tavernise, capogruppo del M5S nel Consiglio regionale a commento del recente provvedimento regionale in materia di sanità. «Certo i problemi della nostra sanità – continua Tavernise – sono tali e tanti che in via eccezionale, e in risposta ad un’emergenza che pregiudica il diritto alla salute dei calabresi, non può non condividersi il ricorso a medici qualificati di altri Paesi, specie se la prospettiva immediata è quella di chiudere reparti o strutture sanitarie. Ma se solo dopo nove mesi si coglie l’opportunità data dal decreto Calabria significa che si poteva e doveva fare di più sul fronte assunzioni. Del resto i dati sugli ultimi concorsi banditi dalle nostre Asp ci raccontano una sanità che arranca: appena 2 concorsi a tempo indeterminato e 10 manifestazioni per incarichi temporanei o inserimenti nelle short list da utilizzare è quanto bandito da una delle nostre Asp».
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