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La denuncia

«Lamezia è una città allo sbando». La denuncia di un gruppo di cittadini

In una missiva vengono segnalati disservizi e cattiva gestione dell’amministrazione: «Ed il sindaco pensa a candidarsi alla Provincia»

Pubblicato il: 02/09/2022 – 11:51
«Lamezia è una città allo sbando». La denuncia di un gruppo di cittadini

LAMEZIA TERME Si susseguono le segnalazioni di cittadini che lamentano disservizi e cattiva amministrazione a Lamezia Terme. L’ultima solo in ordine di tempo è arrivata in redazione con una lettera firmata che sottolinea come la «mentre i lametini di destra, di centro e di sinistra lo attaccano l’assoluta inefficienza dell’azione amministrativa comunale, lo sbando e l’inconcludenza della sua guida del Comune, il sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro, pensa bene di porre la sua candidatura anche alla presidenza dell’amministrazione provinciale di Catanzaro».
« L’elezione del presidente dell’organo intermedio – è scritto nella lettera – è da qualche anno, come è noto, un’elezione di secondo livello in cui la platea elettorale è costituita dai rappresentanti eletti nei vari comuni, con un sistema ponderato di diversa potenza elettorale dei vari Comuni, principalmente in base al numero di abitanti. Non è necessario perciò, per essere eletti, ricercare la fiducia dei cittadini, quanto quello di tessere un’adeguata rete di rapporti, scambi, cortesie e talvolta dispetti reciproci, tra i vari amministratori comunali». «Ma qual è la stima dell’operato del sindaco di Lamezia Terme?», si interroga il cittadino lametino -. Lamezia sembra una città allo sbando, immersa in una crisi dove tutto sembra nero e sgradevole. Una realtà ormai rassegnata ad una condizione di declino, di deriva».
«L’aspetto urbanistico è allo sbando – incalza nella missiva -. Le strade cittadine sono pericolose per la quasi totale assenza di manutenzione ordinaria e straordinaria. Il traffico è concentrato tutto in modo unidirezionale verso luoghi specifici, ed in base agli orari: tribunale e istituti scolastici la mattina, cento metri di corso Numistrano la sera, negozi di corso Nicotera il pomeriggio senza la minima capacità di orientare per il futuro o di immaginare, almeno per il futuro, uno sviluppo policentrico come avviene in tutte le cittadine moderne». «I quartieri, sempre più ridotti a dormitori – prosegue la lettera – sono del degrado più assoluto: non solo le zone collinari/montane della città ma anche Sant’Eufemia abbandonata anche come porta d’ingresso,con i negozi ed i ristoranti quasi tutti in crisi,la zona della vecchia locomotiva in preda al parcheggio selvaggio, ai furti d’auto e alle erbacce».
«Lo stesso avviene – sottolinea il cittadino lametino – per altre zone della città, da Sambiase a Savutano, da Capizzaglie a Via del Progresso divenute tutte zone di passaggio,senza motivi di sosta. Il lungomare è ridotto ad una striscia di cemento nel deserto, senza servizi,senza attrattive,sia nella zona Marinella/Cafarone, sia (e peggio) in quella di Ginepri. L’area verde che era stata attrezzata per lo sport individuale nei pressi del lungomare Falcone- Borsellino, abbandonata al degrado, alle erbacce ed ai rifiuti. Nello stesso centro città topi, ratti, scarafaggi ed insetti di ogni specie dominano incontrastati».
«La vita culturale della città – evidenzia ancora la lettera – è ormai in piena agonia e neanche la buona volontà e le scarse risorse di volontari ed associazioni riescono a rianimarla. I due teatri non riescono a mettere su un cartellone e non si riesce ad immaginare neanche la minima forma di affidamento in gestione. Il cinema all’aperto in estate è da anni che è sostanzialmente sparito. Il Bastione di Malta, sulla carta simbolo della città, è da più di un lustro imbragato da un’impalcatura. L’Abbazia benedettina è ormai sconosciuta alla maggior parte dei lametini».
«Altra situazione disastrata – si legge nella lettera-denuncia – è quella degli impianti sportivi,su cui manca qualsiasi logica di programmazione, sia per le attività di società e associazioni sportive sia per l’utilizzo da parte dei cittadini. Il nuovo palazzetto dall’esterno sembra pronto all’uso, ma, se abbandonato, farà la fine dello stadio Carlei, in attesa di nuove visite di qualche troupe di Striscia la notizia o programmi simili».
«Il Piano strutturale – denuncia ancora il cittadino di Lamezia – è fermo al palo, il piano Api mai partito, il Piano per il commercio altrettanto, Contrada Rotoli continua ad essere un deserto e l’area industriale si sta sempre più deindustrializzando, solo con la presenza di trattamento di rifiuti,magazzini di transito e aule per maxiprocessi. Lamezia sta precipitando nella stessa percezione dei suoi cittadini». «C’è, di fronte, una assoluta incapacità di assumersi responsabilità – conclude la lettera – anzi si addebitano le colpe ai consiglieri comunali di minoranza come se fossero loro a dover attuare le scelte gestionali ed amministrative. Ma, dopo sette anni di governo Mascaro, pur considerando l’intermezzo commissariale, anziché rendersi conto dei pessimi risultati ci si candida a guidare anche la Provincia».

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