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Boschi: «Il terzo polo sarà la vera sorpresa, abbiamo la forza del progetto e della verità»

La leader del soggetto politico formato da Azione e Italia Viva, in queste ore in Calabria, illustra al “Corriere” i programmi per il Paese e per la nostra regione. «Non facciamo promesse fantasmag…

Pubblicato il: 08/09/2022 – 14:30
Boschi: «Il terzo polo sarà la vera sorpresa, abbiamo la forza del progetto e della verità»

LAMEZIA TERME «Alle donne e agli uomini della Calabria vogliamo dare fiducia e dire parole di verità. Noi, a differenza di tante altre forze politiche, non facciamo promesse irrealizzabili, vogliamo convincere con la forza del progetto e della verità».  Maria Elena Boschi, leader del terzo polo formato da Azione di Calenda e Italia Viva di Renzi, illustra, in esclusiva al Corriere della Calabria, i progetti della sua forza politica per il Paese e per la nostra regione: la Boschi da oggi fino a sabato è in Calabria per partecipare a una serie di iniziative in vista delle elezioni politiche del 25 settembre.

Onorevole Boschi, il terzo polo è la grande novità ma anche la grande incognita di queste elezioni: quali sensazioni a tre settimane dal voto?
«Il terzo Polo è la vera novità di questa campagna elettorale e sarà la vera sorpresa del 25 settembre. Al di là dei sondaggi, che pure ci danno in continua crescita avendo ormai superato stabilmente Forza Italia, sono le persone che incontriamo nelle iniziative, quelle con cui parliamo per strada, che ci confermano il grande entusiasmo che si sta generando intorno alle nostre proposte. Italia sul serio è un progetto nato per dare un’alternativa a chi non vuole votare né per i populisti di destra guidati da Salvini e Meloni, che non sono d’accordo su nulla, né per quelli di sinistra, in cui ogni giorno Fratoianni, Di Maio, Letta propongono di aumentare le tasse o di bloccare le infrastrutture che servono a far pagare meno l’energia ai cittadini. Molti anche i delusi di Forza Italia che sceglieranno noi perché non hanno perdonato a Berlusconi di aver contribuito a mandare a casa Draghi e non vogliono fare la stampella della Meloni Noi offriamo un’alternativa per il futuro del nostro Paese». 

Molti analisti sostengono che al momento la vostra campagna elettorale sembra più concentrata sulle “stoccate” al Pd che non sul centrodestra: ritiene che sia così?
«In realtà, noi parliamo delle nostre proposte su come diminuire i costi in bolletta alle famiglie, come consentire alle imprese di non chiudere per il caro energia, di come realizzare le opere infrastrutturali che servono al Paese, di ottenere i soldi del Mes per dare 32 miliardi in più alla sanità e di come si creano posti di lavoro, di abbassare le tasse che pesano sui cittadini e sul costo del lavoro.  È il Pd che passa il tempo ad attaccarci, rinnegando anche se stesso. Enrico Letta e’ ancora fermo allo scambio di campanella del 2014. Ma condurre una campagna elettorale guidato dal rancore verso Renzi gli fa solo perdere voti oltre che dire bugie come sul rosatellum che fu voluto dal Pd e su cui misero la fiducia Gentiloni e Finocchiaro. Letta attacca il JobsAct per sposare il reddito di cittadinanza inseguendo i grillini sulla strada del populismo ma così la gente vota il M5S non la copia sbiadita. Io sono orgogliosa che con quella riforma siano stati creati più di un milione di posti di lavoro, di cui circa la metà a tempo indeterminato durante i governi Renzi e Gentiloni».  


Il dibattito elettorale, com’è giusto e anche naturale, è molto concentrato sull’emergenza energetica che è anche economica e sociale, ma il Sud sembra completamente dimenticato…
«È necessario che l’emergenza energetica sia un tema prioritario anche in questo momento di campagna elettorale: si devono dare risposte immediate alle famiglie e alle imprese in sofferenza. Vale al Nord e vale al Sud. Per questo Calenda aveva proposto di fermare per un giorno la campagna elettorale e sedersi tutti intorno ad un tavolo per trovare soluzioni condivise. Ma sono altri ad aver dimenticato il Sud. Noi, grazie anche al lavoro della Ministra Carfagna, abbiamo scritto una parte importante del nostro programma proprio sul Mezzogiorno. A cominciare dallo spendere sul serio i tanti miliardi messi a disposizione dal governo Renzi con i patti per il Sud sottoscritti con Regioni e comuni, affossati dai governi successivi. O al dare davvero piena attuazione alle Zes che abbiamo introdotto coi nostri governi nella passata legislatura. Ma c’è di più. Pensiamo a interventi qualificati per rendere il Sud l’hub energetico del Mediterraneo e divenire un protagonista assoluto delle dinamiche della geopolitica mediterranea. Proponiamo di differenziare la defiscalizzazione per incentivare la crescita delle imprese. Vogliamo potenziare la rete infrastrutturale materiale e immateriale. E naturalmente pensiamo a rimuovere quegli ostacoli che impediscono lo sviluppo e la crescita, non solo dell’intero territorio, ma anche delle ragazze e dei ragazzi che troppo spesso hanno dovuto allontanarsi da questa terra per vedere riconosciute le proprie competenze». 

Lei sarà tre giorni in Calabria e altre sue tappe nella nostra regione sono previste nelle prossime settimane: cosa vuole dire ai calabresi? E perché i calabresi dovrebbero scegliere il terzo polo il 25 settembre? 
«Alle donne e agli uomini della Calabria voglia dare fiducia e dire parole di verità. Noi, a differenza di tante altre forze politiche, non facciamo promesse irrealizzabili, vogliamo convincere con la forza del progetto e della verità. Non facciamo promesse fantasmagoriche come il centrodestra senza dire come trovano gli oltre 100 miliardi per realizzarle e che il giorno dopo resteranno carta straccia sui volantini. Ne’ pensiamo che la soluzione in una fase così difficile per famiglie e imprese sia alzare le tasse come propone Letta. Noi siamo quelli che le abbassano le tasse. Quindi direi poche cose ma chiare: proseguire il lavoro di Draghi su riforme e Pnrr per non perdere 200 miliardi di risorse europee che vogliono dire investimenti e posti di lavoro, aiutare famiglie e imprese a sostenere il costo delle bollette e contenere l’aumento dell’inflazione, abbassare le tasse a cominciare dagli under 35 e da cancellare Irap alle imprese, investire ogni euro pubblico in più su istruzione e sanità. Dobbiamo prendere i 32 miliardi del Mes e lavorare per ridurre liste di attesa, avere strutture più efficienti, medici e personale sanitario pagato in modo migliore e finanziare più specializzandi per avere nuovi medici, avere la stessa qualità della sanità in Calabria e in Lombardia». 

Da cosa nasce la decisione di candidarsi anche in Calabria?
«Cerchiamo di mettere in campo al meglio la nostra squadra in tutta Italia unendo competenze diverse di donne e uomini. In Calabria possiamo contare su una grande sintonia tra me ed Ernesto Magorno che, oltre ad essere un amico, fa un grande lavoro sul territorio e per questo territorio da anni e può portare la sua esperienza politica e di sindaco. Siamo una squadra non solo per la campagna elettorale, ma anche in parlamento per portare avanti tante proposte e avere risultati importanti. Ripenso negli anni scorsi al lavoro per investimenti sul territorio, su precari della giustizia, Lsu. Ho imparato a conoscere meglio questa terra negli anni dell’impegno di Governo quando ho lavorato a progetti importanti per la legalità, contro la violenza sulle donne, o per i ragazzi e le ragazze di San Luca, per esempio. Per me sarebbe un onore poter rappresentare la comunità calabrese e provare a dare una mano a questa terra che si merita un futuro migliore per i propri figli». (ant. cant.)

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