SCILLA «Intervengo insieme a tutta l’amministrazione comunale con questo post innanzitutto per esprimere il nostro disappunto sulla chiusura della parte nuova dell’ex Ospedale Scillesi d’America disposta con provvedimento dell’Asp reggina a causa di dichiarate carenze strutturali». È l’incipit del messaggio che il sindaco di Scilla Pasqualino Ciccone scrive sul profilo facebook per annunciare le dimissioni da primo cittadino. Una decisione maturata dopo l’inchiesta “Nuova linea” della Distrettuale antimafia reggina e che lo vede coinvolto.
Ma il messaggio di Ciccone parte dall’ultima vicenda che interessa appunto la decisione di chiudere l’ospedale di Scilla per carenze sanitarie. Un provvedimento che Ciccone definisce «gravissimo» e che «d’un colpo cancella non solo la storia della sanità nel nostro Paese ma anche i diritti della gente».
«Purtroppo oggi – scrive Ciccone e che prelude così alla sua decisione di fare un “passo indietro” – non siamo nelle condizioni di poter affrontare, come avremmo voluto e come sempre abbiamo fatto, questa questione. In ogni caso informiamo che oggi abbiamo scritto una lettera alla dott.ssa Di Furia, Commissaria dell’Asp, per dare la disponibilità di tutte le nostre strutture comunali in modo tale che i servizi che venivano svolti nei locali dell’ospedale che stanno chiudendo possano essere spostati in altre strutture comunali del nostro Paese. Non vogliamo che quel poco di servizio sanitario rimasto nel nostro territorio venga portato altrove a discapito della nostra gente. Questa è una storia lunga e nebulosa. Speriamo che un giorno si faccia chiarezza fino in fondo».
Poi nel lungo post il vero e proprio annuncio delle dimissioni del sindaco e dell’amministrazione comunale. «Purtroppo il grande sogno di vedere Scilla risollevata e posta all’attenzione generale – scrive a questo proposito Ciccone – è finito a seguito degli ultimi avvenimenti di queste settimane. In questi giorni siamo rimasti ad amministrare il nostro Paese per concludere delle pratiche importanti di finanziamento e resteremo ancora per espletare le pratiche necessarie per le elezioni nazionali del 25 settembre».
«Dopodiché – entra nel vivo della dichiarazione Ciccone – annuncio che la prossima settimana mi dimetterò (insieme a tutti gli altri amministratori con cui ho condiviso la decisione) per affrontare nel modo giusto le accuse che mi vengono rivolte avendo sempre fiducia che la giustizia farà il proprio lavoro. Sento il bisogno di ringraziare tutti coloro, vicini e lontani, che hanno creduto in noi in questo difficile percorso di amministrare una città come Scilla con le sue tante problematiche».
«L’ho fatto con cuore e passione – sostiene il sindaco di Scilla – e sono sicuro di avere sempre, in ogni occasione, difeso gli interessi della collettività e di non aver mai ceduto a nessuna pressione, di qualsiasi tipo. In ogni caso abbiamo ridato dignità ad un Paese.
Abbiamo avuto un consenso eccezionale per quello che abbiamo saputo fare».
«La nostra speranza – conclude Ciccone – è che chi verrà dopo di noi sappia proseguire in questo progetto; almeno rimanga dentro di me la consapevolezza che sia il lavoro svolto in questi anni che il sacrificio che dovrò affrontare da qui in avanti per difendere la mia persona siano serviti a qualcosa. Lascio con la morte nel cuore questa grande esperienza di amministratore di un Paese bellissimo».
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