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Regione, stop al caos: giro di vite nel settore Accreditamenti del Dipartimento Salute

Un decreto approvato nei giorni scorsi vara un progetto di archiviazione il cui obiettivo è eliminare il disordine delle pratiche giacenti e di quelle sospese

Pubblicato il: 01/10/2022 – 7:22
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Regione, stop al caos: giro di vite nel settore Accreditamenti del Dipartimento Salute

CATANZARO Giro di vite nel settore degli Autorizzazioni e Accreditamenti del Dipartimento Tutela della Salute della Regione. Un decreto approvato nei giorni scorsi dal dg del Dipartimento Iole Fantozzi prova a mettere un punto a uno dei segmenti dipartimentali da tempo in grande sofferenza a causa dell’elevato numero di pratiche sospese e ormai obsolete e di disordine delle pratiche giacenti. L’obiettivo è quello di intervenire con un “progetto-obiettivo” specifico dal titolo “Sistemazione archivio”.

Il “progetto-obiettivo”

«Tra le funzioni istituzionali del Settore “Autorizzazioni e Accreditamenti” – si legge nel decreto dirigenziale – è prevista l’acquisizione, conservazione e gestione di tutta la documentazione relativa alle circa ottocento strutture sanitarie autorizzate e accreditate presenti sul territorio regionale, compresa quella che annualmente le stesse strutture inviano ancora in forma cartacea per adempiere a quanto previsto dalla vigente normativa, oltre alle richieste di rinnovo triennale degli accreditamenti. Al fine di garantire la conservazione della predetta documentazione ed evitare anche l’insorgere di eventuali contenziosi dovuti alla non corretta gestione della stessa è stato predisposto un progetto-obiettivo denominato “Sistemazione archivio settore Autorizzazioni e Accreditamenti” del Dipartimento Tutela della Salute che si propone di archiviare, catalogare, eliminando le pratiche obsolete, e consentendo una rapida accessibilità alla documentazione amministrativa e una migliore certezza circa la trattabilità delle pratiche nell’ordine cronologico di arrivo».

«Archiviazione particolarmente complessa»

Nella documentazione allegata al decreto si espone lo “stato dell’arte”, che sconta ancora tantissime lacune: «L’archiviazione delle pratiche risulta essere particolarmente complessa e rilevante nel Settore Autorizzazioni ed Accreditamenti per l’innumerevole mole di pratiche che esso si trova a gestire. Basti pensare che tutte le strutture sanitarie private, accreditate ed autorizzate, transitano per i vari procedimenti dallo stesso settore. A partire dalle richieste finalizzate all’acquisizione del parere di compatibilità e al successivo provvedimento di autorizzazione ed accreditamento; alla comunicazione delle scie odontoiatriche e di studi ambulatoriali non soggetti ad autorizzazioni. L’archiviazione e la catalogazione di tali pratiche diventa pertanto – si legge ancora nel decreto del dg Dipartimento Salute –  fondamentale ed indispensabile anche per il susseguirsi dei procedimenti che seguono nell’arco temporale comprensivo tra la richiesta della struttura e l’autorizzazione dei competenti comuni. La corretta tenuta delle pratiche consente di ottenere, inoltre, minimi margini di errori circa la lavorazione delle stesse nel principio corretto dell’ordine cronologico».

«Giacenza di numerose pratiche obsolete»

In generale – si specifica – «la situazione attuale esistente presso il settore vede la giacenza di numerose pratiche oramai obsolete, consistenti in numerose pratiche di attivazione art. 8 ter, 3 comma, D.Lgs 502/92 mai portate a conclusione da parte delle strutture sanitarie private attivanti, pratiche che dovrebbero essere escluse dall’archivio essendo trascorsi i tre anni di valenza dell’autorizzazione comunale all’esercizio. Oppure trattasi di pratiche con richieste di parere di compatibilità regionale, concluse con esisto negativo o mai trattate successivamente dai Comuni di competenza» Si evidenzia inoltre che «la situazione del settore Autorizzazioni ed Accreditamenti ha subìto nel corso degli anni varie vicissitudini, con cambi dei vertici apicali e di personale. Ciò ha determinato un sostanziale disordine delle numerose pratiche giacenti. Questa mancata perizia nella corretta tenuta della documentazione ha prodotto un successivo mancato controllo delle stesse pratiche, con documentazione mancante in quanto non effettivamente inserita nei relativi fascicoli. Il raggiungimento degli obiettivi specifici di una corretta archiviazione, catalogazione ed eliminazione delle pratiche obsolete consentirebbe uno snellimento dei processi di gestione, con conseguente recupero in termini di efficienza, efficacia e trasparenza, rendendo un miglior servizio ai cittadini e consentendo una rapida accessibilità alla documentazione amministrativa, e anche una migliore certezza circa la trattabilità delle pratiche nell’ordine cronologico di arrivo. Tutto ciò avrà sicuramente un impatto notevole sulla diminuzione del contenzioso presente presso il settore». Da qui dunque l’approvazione  del “progetto obiettivo” dal titolo “Sistemazione archivio settore Autorizzazioni e Accreditamenti” del Dipartimento Tutela della Salute. Il decreto, che istituisce un gruppo di lavoro ad hoc, prevede un impegno di spesa di circa 15mila euro.


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