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Lamezia, maggiorazione dell’indennità per l’ex segretario: indagato (anche) il sindaco Mascaro

Inquisito l’ex segretario Pupo che ha chiesto anche il patrocinio legale al Comune. La Uil-Fpl si è opposta all’archiviazione chiesta dal pm

Pubblicato il: 09/10/2022 – 19:55
di Giorgio Curcio
Lamezia, maggiorazione dell’indennità per l’ex segretario: indagato (anche) il sindaco Mascaro

LAMEZIA TERME Abuso d’ufficio e rifiuto di atti d’ufficio. Questi i reati contestati al sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro, alla dirigente del Comune, Nadia Aiello, e all’ex segretario generale del Comune lametino, Pasquale Pupo. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lamezia Terme, Emma Sonni, ha fissato l’udienza in camera di consiglio per il prossimo 12 ottobre.

Maggiorazione dell’indennità di posizione

La vicenda risale a poco più di due anni fa, ed è legato all’aumento dell’indennità di posizione previsto per l’allora segretario generale, Pasquale Pupo. Misura adottata attraverso il decreto sindacale n.14 del 5 giugno 2020, firmato dal primo cittadino lametino, Paolo Mascaro. Si tratta di una “maggiorazione dell’indennità di posizione” prevista in base all’art. 41 (c.4 del CCNL) del 16 maggio 2001 ma che per l’Ente lametino, nei fatti, rappresentava una novità visto che, nello stesso decreto, non erano stati richiamati altri atti simili registrati in passato e che consentissero, quindi, una comparazione con il metodo adottato.

Nessun parere tecnico e contabile

Nell’atto pubblicato, inoltre, non si parlava di cifre, non era stata indicata la somma complessiva che sarebbe stata corrisposta e, soprattutto, come e in che termini sarebbe stata garantita la copertura finanziaria. La “maggiorazione” però era stata ritenuta equa, sia da Pupo che da Mascaro, anche in considerazione dei “super poteri” riconosciuti al Segretario generale Pupo, all’epoca responsabile del Settore Vigilanza e Sicurezza Urbana, del Settore Servizi alla Persona, dell’UOA Protezione Civile e l’UOA Programmazione Strategica. Si tratterebbe però di un decreto, quello adottato dal sindaco, in violazione della norma, perché senza il parere di regolarità tecnica e contabile.

L’esposto della Uil-Fpl

Ad accendere i riflettori era stata la Uil-Fpl di Catanzaro, presentando contestualmente un esposto in Procura. Per il segretario Bruno Ruberto, infatti, con il decreto 14/2020 erano stati richiamati incarichi aggiuntivi «senza minimamente supportarne la determinazione quantitativa con qualsivoglia tipologia di motivazione» e addirittura «la misura percentuale corrisposta viene esclusivamente e direttamente indicata nel “dispositivo” del provvedimento; né di detti incarichi vengono in alcuna parte del testo declinati contenuti, prestazioni, attività od altri elementi costitutivi idonei a ponderarne l’onerosità o, comunque, a consentirne una valutazione quali-quantitativa». Per queste ragioni la parte offesa, la Uil-Fpl di Catanzaro si è opposta all’archiviazione proposta del pm. Bisognerà attendere la prossima udienza nel corso della quale i difensori delle parti saranno ascoltati per sapere se il caso sarà archiviato definitivamente oppure no.

Presunto conflitto di interessi

E intanto proprio l’ex segretario generale del Comune, Pasquale Pupo, attraverso una lettera ha chiesto all’Ente lametino di «assumere a proprio carico ogni onere di difesa» e di esprimer il proprio gradimento «sul legale di fiducia indicato», richiamando l’articolo 104 del CCNL relativo al personale dell’Area delle funzioni locali, sottoscritto il 17 dicembre 2020. Circostanza che appare quanto meno singolare e che pone dubbi sull’opportunità e l’eventuale conflitto di interessi dal momento che il sindaco Mascaro, oltre alla dirigente del Comune Aiello, risultano anche loro fra gli indagati. (redazione@corrierecal.it)

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