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Digitale, il colosso Atos sbarca in Calabria: nel 2023 nuova sede e 50 assunzioni, da triplicare entro il 2025 – VIDEO

La multinazionale investe nella regione puntando alla partnership con il sistema universitario. Occhiuto: recupero di interesse verso la nostra terra

Pubblicato il: 03/11/2022 – 17:06
Digitale, il colosso Atos sbarca in Calabria: nel 2023 nuova sede e 50 assunzioni, da triplicare entro il 2025 – VIDEO

CATANZARO Lo start all’inizio del 2023, subito 50 assunzioni, quindi l’obiettivo è arrivare a 150 consulenti entro il 2025. Sulla scorta di questi numeri e di questi obiettivi sbarca in Calabria il colosso Atos, azienda leader a livello globale nel settore delle tecnologie e dell’evoluzione digitale dei processi. Il lancio dell’investimento, che abbraccerà i settori della ricerca e dell’innovazione, arriva nel corso di una conferenza stampa nella sede della Regione Calabria nella quale è stata annunciata l’imminente realizzazione di una sede della multinazionale (verosimilmente nell’area di Cosenza): a fare gli onori di casa ad Atos, rappresentata dall’ad Giuseppe Di Franco, il presidente della Giunta regionale Roberto Occhiuto e il rettore dell’Unical Nicola Leone, e non potrebbe essere altrimenti perché per Atos chiaramente la Regione e il sistema universitario calabrese saranno le interfaccia fondamentali per un impegno che punta anche a trattenere in Calabria i giovani talenti. L’intesa tra l’azienda e gli enti locali è finalizzata alla realizzazione di un nuovo centro per le proprie attività e professionisti, polo di consulenza e di trasformazione digitale a supporto dello sviluppo tecnologico e delle competenze per imprese, istituzioni e talenti del territorio. Si tratterà di un nuovo campus che fornirà ad aziende e pubbliche amministrazioni servizi di consulenza e di progettazione nei campi della transizione digitale e dell’innovazione informatica, lavorando su soluzioni tecnologiche come Digital Twin, High Performance Computing, Metaverso, Internet of Things, Big Data e Sostenibilità.

Di Franco: in Calabria potenzialità significative

Giuseppe Di Franco, presidente di Atos Italia, così inquadra l’investimento della multinazionale nella regione: «Oggi è una giornata molto importante perché suggella una estensione della presenza dell’azienda in Italia, azienda che ha deciso di posizionarsi anche in Calabria con un programma ampio che prevederà circa 100-150 dipendenti e una politica di crescita importante in un settore critico, il digitale, che sta conoscendo degli sviluppi importanti a tutti i livelli. Le potenzialità per la Calabria sono molto significative, perché si tratta di un settore ad altissimo valore aggiunto, dove giovani laureati in materie scientifiche e tecnologiche possono trovare l’opportunità di continuare a studiare e lavorare in Calabria lavorando su sistemi di grande potenzialità per la nazione e l’Europa. L’investimento in Calabria nasce in una logica di presenza sempre più significativa nel Mezzogiorno: abbiamo aperto alcuni anni fa a Napoli, che oggi conta circa 400 dipendenti, circa quattro mesi fa abbiamo aperto a Bari, che conta circa 100 dipendenti, e – spiega il manager di Atos – vogliamo continuare in questo percorso di consolidamento nel Sud dove abbiamo trovato un network universitario di assoluta eccellenza che può costituire un volàno importante nella crescita per la nostra azienda. Contiamo di raggiungere 150 dipendenti nell’arco di un anno e mezzo massimo, l’obiettivo è attrarre talenti per cui ci concentreremo su persone ad alto potenziale che escono dal contesto universitario e vogliono lavorare nel digitale restando in Calabria. È prevista una sede che definiremo a breve: per noi comunque è molto importante il rapporto con il mondo universitario e ovviamente questo avrà conseguenze nella scelta della sede. Le figure professionali che saranno particolarmente ricercate – chiarisce Di Franco – sono prevalentemente laureati o diplomati in materie tecnologiche e scientifiche, informatici, ingegneri, laureati in economia».

Occhiuto: recupero di interesse verso la Calabria

«Sono molto grato al presidente di Atos che ho conosciuto qualche mese fa attivando una interlocuzione che ha condotto alla decisione di investire in Calabria: è una delle aziende principali in Europa, tra l’altro è quella che produce il computer più potente d’Europa, Leonardo», esordisce a sua volta Occhiuto definendosi «molto contento che abbia deciso di investire in Calabria e contento anche che lo abbia fatto in connessione con il sistema universitario calabrese, che aiuterà questa azienda a radicarsi sempre di più nella nostra regione. Fa parte del piano di attrazione degli investimenti sul quale il governo regionale è impegnato già da qualche mese. Questo è un primo risultato, spero che altri ce ne siano nelle prossime settimane e nei prossimi mesi». Occhiuto aggiunge: «Ho chiesto ad Atos di non limitare l’investimento solo al reperimento delle risorse professionali, che sono molto contese in questo settore, ma di considerare la Calabra come uno dei loro hub per sviluppare altre attività. È un’impresa di grandissima importanza. Siamo contenti che abbia scelto la nostra regione».
Occhiuto poi allarga la prospettiva: «Quando si parla con aziende importanti si costruiscono le condizioni per farle investire in Calabria senza anticipare troppo fin quando non si realizzano. C’è per esempio un investimento, da parte di Amazon, che ha già acquistato un capannone a ridosso del porto di Gioia Tauro con autorizzazioni date in tempo reale dal Corap, e anche lì si prevedono per ora poche assunzioni ma ho già detto ai dirigenti di Amazon che la Calabria è disposta a fare tutto quello che è possibile perché anche questo investimento possa essere ulteriormente implementato. Poi ci sono altre aziende con le quali ci stiamo confrontando: direi – sostiene il presidente della Regione – che c’è un recupero di interesse attorno alla Calabria, da parte di imprese nazionali e multinazionali probabilmente non solo per merito delle iniziative di attrazione degli investimenti del governo regionale ma anche perché la Calabria è sede di importanti infrastrutture strategiche, soprattutto per la logistica, come il poto di Gioia Tauro, ed è sede di importanti ecosistemi delle conoscenze, come quello costituito dal sistema delle università calabresi. C’è bisogno di un governo regionale che sappia raccontare queste opportunità, e io cerco semplicemente di fare questo».

Leone: Unical al top nel digitale

Infine, secondo il rettore dell’Unical Leone «l’ambito del digitale è importante per l’Università della Calabria, che ha conseguito risultati riconosciuti a livello nazionale e internazionale. Nei partenariati di ricerca centrati sul digitale, cioè intelligenza artificiale e cybersecurity, l’Università è uno spoke. A parte i due mega atenei di Roma e Bologna solo l’Unical insieme al Politecnico di Torino ospita questi due spoke. Questo è un dato concreto che attesta la rilevanza degli studi che si svolgono nell’Università della Calabria e il riconoscimento che abbiamo nella comunità scientifica nazionale e internazionale». (c. a.)

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