CROTONE Mentre il gruppo consiliare del Partito democratico ha presentato una mozione per modificare il Piano regionale dei rifiuti, approvato lo scorso mese di marzo, il “Comitato fuori i veleni – Crotone vuole vivere” ha diffuso una dura nota contro il commissario straordinario per la bonifica, Emilio Errigo, e contro il sindaco della città pitagorica, Vincenzo Voce. La mozione firmata da Mimmo Bevacqua, capogruppo, e dai consiglieri Ernesto Alecci e Raffaele Mammoliti, era stata sollecitata dal segretario della Federazione di Crotone, Leo Barberio. In una nota diffusa oggi da Barberio, viene evidenziato che «la minoranza si è opposta all’approvazione della legge regionale sui rifiuti». Nella nota, si legge che «la mozione chiede la modifica del Piano regionale dei rifiuti in quanto nel nuovo piano, approvato dalla maggioranza di centro destra, non si vieta espressamente la nascita o l’ampliamento di nuove discariche di scopo per le aree soggette a bonifica a carico di enti pubblici o privati, permettendo quindi ad Eni Rewind un appiglio giuridico che sicuramente porterà in proprio favore nella prossima conferenza dei servizi del 17 giugno prossimo».
«Con questo atto formale, come Federazione di Crotone, tramite la rappresentanza del gruppo Pd in consiglio regionale, – scrive Barberio – vogliamo che la Regione Calabria prenda nuovamente una posizione netta sulla vicenda opponendosi alla volontà di Eni di lasciare le scorie dell’ex area industriale a Crotone, modificando il Piano regionale dei rifiuti prima della prossima conferenza dei servizi al ministero dell’Ambiente che deciderà le sorti della bonifica». Continuando, Barberio aggiunge: «I tempi per modificare il Piano ci sono e noi diamo disponibilità a lavorare in comune con chiunque voglia cambiarlo». «Spero che anche altre forze politiche si associno alla nostra battaglia anche a livello istituzionale e “intanto ringrazio i cittadini che stanno dando sostegno alle nostre campagne firme e all’avvocato Francesco Pitaro, che sta mettendo a disposizione la sua professionalità in favore di una causa comune», conclude Barberio.
Il Comitato “fuori i veleni – Crotone vuole vivere” in una nota definisce la seduta del consiglio comunale, tenutosi ieri, «una pagina nera» in quanto «avrebbe dovuto vedere tutti i consiglieri uniti dal buon senso e dal dovere verso i crotonesi che ci hanno votati per essere rappresentati nella massima assise cittadina e per vedere i loro diritti tutelati, in tutte le sedi e i luoghi dove in primis la loro salute e quella dei loro cari viene minacciata». Ieri il Consiglio comunale ha votato contro le due mozioni presentate da quattro consiglieri comunali, che fanno parte del gruppo dirigente del Comitato. A proposito della mancata partecipazione di Errigo, il Comitato scrive: «Dopo un mese dalla richiesta si convoca il consiglio comunale straordinario per il 13 maggio, e solo pochi giorni prima della seduta, il generale Errigo annuncia che non sarà presente. Un grave sgarbo istituzionale verso il consiglio comunale, massima Istituzione della rappresentanza democratica che chiedeva, in una fase delicata, ora più che mai, un confronto dovuto e necessario». Non ha partecipato alla seduta del consiglio comunale, mentre è stato presente «alle parate mediatiche a cui si è reso sempre disponibile». Errigo non era l’unico assente in quanto «mancava buona parte della maggioranza». «Ci domandiamo – scrive il Comitato – come sia possibile sottrarsi ad un così importante appuntamento per la città di Crotone su un tema così delicato».
Le due mozioni erano state redatte da cinque consiglieri componenti del direttivo del Comitato (Fabrizio Meo, Carmen Giancotti, Salvatore Riga, Enrico Pedace e Anna Maria Cantafora, assente giustificata per motivi di salute). La prima mozione è stata bocciata con 9 voti contrari, quattro favorevoli e due astenute; la seconda con undici voti contrari e sei a favore. Secondo il Comitato i voti a favore sono stati quelli dei quattro consiglieri proponenti presenti e dai consiglieri Antonio Manica e Fabio Manica. Evidentemente anche una parte dell’opposizione o ha votato contro o ha disertato il voto. In verità ci sono molti malumori tra le parti che si battono contro il proposito di Eni Rewind che vorrebbe lasciare a Crotone i veleni presenti nell’area industriale. Probabilmente perché il rapporto tra queste parti non è improntato sulla collaborazione e su una visione comune. Questa conflittualità produce, però, effetti negativi e rende più difficile il conseguimento degli obiettivi. Quello che è successo ieri è una prova. L’altro attacco frontale il Comitato lo riserva a Voce. «È stato davvero sconcertante ed inquietante – scrive – vedere il sindaco Voce votare contro queste dette proposte». (redazione@corrierecal.it)
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