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De Molli (Ambrosetti): il Pnrr può far crescere il Pil della Calabria fino al +11,5% nel 2032

A Gioia Tauro tappa del roadshow in vista di “Verso il Sud”. Delineate le criticità ma anche le potenzialità della regione, a partire dal Porto. La holding Angel: vogliamo investire qui

Pubblicato il: 04/11/2022 – 18:09
De Molli (Ambrosetti): il Pnrr può far crescere il Pil della Calabria fino al +11,5% nel 2032

GIOIA TAURO Dopo il successo della prima edizione del Forum “Verso Sud: La strategia europea per una nuova stagione geopolitica, economica e socio-culturale del Mediterraneo” svoltasi il 13 e 14 maggio a Sorrento, parte da Gioia Tauro il roadshow territoriale di The European House – Ambrosetti che porterà alla seconda edizione che si terrà il 19 e 20 maggio 2023 a Sorrento. L’evento è parte di una piattaforma pubblico privata nazionale e internazionale che unisce, in un unico Think Tank, le migliori istituzioni, imprese e rappresentanti del mondo accademico e della ricerca, per costruire, valorizzare e comunicare una nuova visione una nuova visione mediterranea strategica per l’Italia e l’Europa.  La tappa odierna di Gioia Tauro è la prima di una serie di appuntamenti finalizzati ad organizzare dei tavoli di lavoro strategici per coinvolgere attivamente i territori e i relativi interlocutori, in modo da raccogliere e sviluppare proposte e soluzioni per proseguire il percorso programmatico avviato con il Libro Bianco.

Il roadshow a Gioia Tauro

I punti di debolezza e di forza della Calabria

Nel corso dell’incontro è stata delineata una fotografia dello sviluppo socio-economico della Calabria, evidenziandone punti di forza e fragilità, in modo da definire la direzione da prendere per la crescita della regione a partire dal ruolo strategico del porto di Gioia Tauro, come leva di sviluppo non solo della regione ma dell’intero Paese che potrà offrire anche nuove opportunità al settore energetico nazionale. Nel Mediterraneo, il Sud Italia costituisce il settimo sistema portuale per traffico merci e, in questo contesto, il porto di Gioia Tauro è oggi punto di riferimento nel transhipment (il trasbordo, ovvero l’operazione di trasferire il carico merci da un mezzo di trasporto ad un altro) in Italia e nel Mediterraneo, diventando in questi anni il 1primo da Paesi extra Ue passa infatti per Gioia Tauro, infrastruttura che presenta caratteristiche competitive uniche: dimensioni del porto canale (lunghezza 3,4 km, larghezza 250 mt e profondità fino a 18 mt), il più grande d’Europa, dimensioni dei piazzali (più di 200 ettari in concessione), il più grande d’Italia, connettività (fornitura di servizi in loco tramite 2.000 gb di cablaggio), unico porto italiano a poter ospitare 4 giga navi contemporaneamente, Unico porto italiano a poter ospitare treni di lunghezza superiore a 750 metri. Gli investimenti infrastrutturali hanno reso già oggi il porto di Gioia Tauro il primo  in Italia per indice di connettività nel 2022 grazie ad una crescita del +101% rispetto al 2006 superando anche il porto di Genova nel 2020. Questo risultato è stato possibile anche attraverso un costante processo di efficientamento dei collegamenti ferroviari, grazie ad esempio alla realizzazione del primo “fast corridor” del Mezzogiorno, nuovo collegamento tra Gioia Tauro e l’interporto di Bologna, e all’accordo per la creazione di un nuovo hub ferroviario a Gioia Tauro tra la regione Calabria e Rete Ferroviaria Italiana.

De Molli: qui il Pnrr può essere fattore di grande crescita

«L’ambizione dell’iniziativa Verso Sud è quella di cambiare il paradigma di sviluppo strategico del Sud: non una macro-area in conflitto con il Nord e “fanalino di coda” d’Europa, ma baricentro delle strategie di crescita, competitività e di cooperazione del Mediterraneo. Oggi siamo in Calabria, una regione che presenta alcuni punti di debolezza ma anche diverse potenzialità. Durante questo primo tavolo di lavoro tematico abbiamo presentato un modello per valutare gli impatti strutturali del Pnrr sulla crescita della Calabria e da questo risulterebbe che circa 12/13 miliardi di euro contenuti nel Piano avranno impatti strutturali sul Pil della Calabria. Secondo le nostre stime, l’impatto strutturale del Pnrr potrà abilitare un aumento duraturo del tasso di crescita medio del Pil della Calabria, con il differenziale di Pil che potrebbe arrivare al +11,5% nel 2032», ha commentato Valerio De Molli, Managing Partner e Ceo, The European House – Ambrosetti. Questo motore di crescita potrà certamente essere volano di attrazione di ulteriori investimenti privati nazionali e multinazionali nella regione che possano incentivare lo sviluppo del tessuto produttivo in sinergia con lo sviluppo della Zona Economica Speciale (Zes) della Calabria, i quali darebbero accesso alle imprese insediate al loro interno ad importanti incentivi (crediti e riduzioni d’imposta, possibilità di istituire zone franche doganali, semplificazioni amministrative, accesso alle infrastrutture e ai servizi esistenti, rafforzamento della logistica e dei trasporti, ecc.). Tutti questi aspetti avranno un impatto positivo sulla regione caratterizzata però oggi da alcuni punti di fragilità, tra cui un Pil pro capite inferiore del 42% rispetto alla media italiana ed un sistema infrastrutturale di trasporto, digitale e sociale meno sviluppato della media dell’Italia. La Calabria si posiziona infatti come ultima regione italiana per investimenti pro capite, penultima per intensità degli investimenti in ricerca e terzultima nei livelli di occupazione, in peggioramento già prima del Covid (0,1 p.p. tra 2010 e 2019). Al tempo stesso però esistono delle potenzialità e punti di forza rilevanti su cui fare leva per un rilancio della regione. Ad esempio, la Calabria è terza per crescita della spesa in Ricerca e Sviluppo sul Pil e registra una crescita degli investimenti superiore alla media italiana. La regione è al secondo posto in Italia per tasso di imprenditorialità giovanile (superiore alla media italiana) e il turismo contribuisce al 13% del Valore Aggiunto regionale, il secondo valore più alto nel Sud Italia, in quanto la Calabria può vantare un patrimonio naturalistico, ambientale e culturale unico nel Paese e in Europa accogliendo nei suoi territori il 30% della biodiversità complessiva europea. Inoltre, la Calabria è al quinto posto in Italia e al secondo posto nel Sud per quota di consumi energetici coperti da energia da fonti rinnovabili ed è la prima regione italiana per quota di superficie agricola utilizzata per colture biologiche, con il settore dei prodotti Dop e Igp che in Calabria vale 46 milioni di euro.

Il tavolo del relatori

Occhiuto: la mia sfida è rilanciare il porto di Gioia Tauro

Questi fattori rappresentano un trampolino per il rilancio della regione e per questo il tavolo di lavoro tematico di oggi è stato una preziosa occasione per sviluppare proposte/idee/progettualità/soluzioni per la crescita della Calabria e dell’intero Sud Italia in preparazione del nuovo Libro Bianco che racconterà un nuovo Sud Italia anche nella prossima edizione del Forum “Verso Sud” che si terrà il 19 e 20 maggio 2023 a Sorrento. «Ringrazio Valerio De Molli e The European House – Ambrosetti per questa tappa di ‘Verso Sud’ e per l’attenzione che stanno rivolgendo alla Calabria. Sono presidente di Regione da poco più di un anno e mi sono dato una regola: parlare poco dei problemi, lavorare sodo per risolverli, e raccontare al Paese e non solo le straordinarie opportunità del nostro territorio.  Una di queste opportunità è rappresentata dal porto di Gioia Tauro, una infrastruttura che ogni anno movimenta 3milioni e 600mila container, numeri eccezionali, ma che al momento non produce ricchezza per la Regione. La mia sfida è quella di sviluppare sempre più questa grande opera, attraendo nuovi investitori, per sviluppare il retroporto con attività che possano creare lavoro e crescita per la Calabria. Un progetto chiave, che ha incontrato negli ultimi giorni anche il sostegno del premier Giorgia Meloni, è quello del rigassificatore. Dobbiamo agire in modo strutturale per garantire al nostro Paese un’indipendenza energetica divenuta non più rinviabile anche in relazione ai recenti stravolgimenti geopolitici. Il rigassificatore andrebbe in questa direzione e ci permetterebbe, allo stesso tempo, di attivare una piastra del freddo e di costruire nella zona del retroporto un grande distretto agroindustriale per potrebbe congelare prodotti per buona parte d’Europa. Questi gli obiettivi che mi auguro di raggiungere, per dare alla Calabria opportunità, prospettive e futuro», ha commentato Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.

La holding Angel: pronti a investire in Calabria

«Sono contento di essere presente al Forum Ambrosetti “Verso Sud” organizzato in Calabria. Desidero esprimere tutto il mio interesse propositivo di voler creare nuovi posti di lavoro in questa importante regione. Volontà che manifesto da subito al presidente Occhiuto», ha detto a sua volta  Vito Pertosa, imprenditore a capo del Gruppo Angel, impegnato nei settori ferroviario, meccatronica digitale, aerospace e aviation con oltre 2000 dipendenti, per gran parte ingegneri, altamente specializzati. «Bisogna pensare – ha aggiunto – ad investimenti strategici e attrattivi senza dimenticare la creazione importante e necessaria di un hub dei sistemi della conoscenza attraverso le Università che possa essere volano per la creazione di idee da trasformare in progetti concreti e sostenibili sempre più attenti alla creazione del valore sociale per il Sud, con la massima attenzione all’ambiente e all’economia calabrese». (redazione@corrierecal.it)

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