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Il Tar sospende la revoca della protezione al collaboratore di giustizia Musolino

Lo ha deciso il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, con ordinanza datata 10 novembre 2022

Pubblicato il: 15/11/2022 – 18:14
Il Tar sospende la revoca della protezione al collaboratore di giustizia Musolino

ROMA Salvatore Musolino dal gennaio del 2021 è collaboratore di giustizia e su proposta della Dda di Napoli, era stato sottoposto ad un piano di protezione speciale provvisorio. La collaborazione è stata importante e determinante per l’intero assetto criminale relativo al clan Abbinante (in particolare perché parente diretto del clan di Ciruzzo O’ Milionario) nonché di altre consorterie criminali dell’area nord di Napoli. Inoltre, la Dna, con nota del 5 aprile 2022 ha ribadito che la collaborazione di Musolino è da ritenersi di grande utilità nella ricostruzione di recenti e meno recenti fatti omicidiari, oltre che delle modalità operative del clan Di Lauro. In ordine al mantenimento del programma di protezione, sempre nella stessa nota, veniva riferito che le dichiarazioni, proprio in virtù della loro gravità, avrebbero inevitabilmente esposto il medesimo e i suoi familiari a possibili ritorsioni. Successivamente, con nota del 19 aprile 2022, la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, a causa di una violazione di legge da parte di Musolino, riteneva che non ci fossero le condizioni per la prosecuzione del piano provvisorio di protezione, trattandosi di un soggetto che, sostanzialmente, non aveva mai smesso di delinquere. Successivamente, la Commissione Centrale per la definizione e l’applicazione delle speciali misure di protezione notificava a Musolino il verbale con il quale veniva revocata la misura di protezione speciale, sulla scorta di motivazioni relative ad alcune condotte delittuose poste in essere dal predetto collaboratore.

Il ricorso

«La revoca del piano comporta una sicura condanna a morte del collaboratore e della propria famiglia, e la cosa è stata espressamente evidenziata nelle memorie della Dda di Napoli che evidenziano l’elevato pericolo di “morte” ove non fossero sottoposti a piano e sulla qualcosa, la Commissione Centrale nulla evidenzia o meglio ancora evita di entrare nel merito della vicenda pericolo, nel provvedimento e di guisa, anche sotto questo aspetto, la delibera impugnata deve preliminarmente essere sospesa e poi annullata, con immediata sottoposizione al regìme protettivo di Musolino e della sua famiglia, essendo del tutto insufficienti le mere tutorie ordinarie». E’ quanto si legge, nel ricorso redatto dall’avvocato Sergio Mazzone, legale di Musolino, avverso il provvedimento.
L’avvocato Sergio Mazzone insieme all’altro legale Enrico Morcavallo hanno proposto formale ricorso al Tar Lazio al fine chiedere l’annullamento del provvedimento di revoca del programma di protezione speciale, sottolineando che il collaboratore di giustizia, in assenza di un programma di protezione speciale, avrebbe certamente subito ripercussioni gravi sulla sua incolumità. Musolino, ancora nel pieno dei suoi impegni collaborativi, continuava a essere esposto ad un pericolo concreto per la sua incolumità. Per questo motivo, il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, con ordinanza lo scorso 10 novembre, ritenendo sussistenti i profili di pericolo in capo a Musolino, ha sospeso l’efficacia del provvedimento di revoca del programma di protezione, accogliendo così le tesi difensive. (f.b.)

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