BOVALINO È il febbraio del 2019 quando un violento nubifragio si abbatte sulla fascia ionica reggina. Nella Locride la forza del mare provoca numerosi danni su tutta la costa, tra questi la distruzione di un importante tratto del lungomare San Francesco di Paola a Bovalino. Oltre 200 metri della parte centrale vengono spazzati via dalla mareggiata, le panchine e le aiuole vengono letteralmente inghiottite dal terreno che frana. Stessa sorte tocca a una parte di uno stabilimento balneare poco distante. Oggi, a distanza di oltre 3 anni, la situazione è ancora la stessa.
Una recinzione in fil di ferro separa il tratto percorribile da quello distrutto. Una situazione difficile per una cittadina che si affaccia sul mare e la cui economia, nel periodo estivo, si basa soprattutto sul turismo.
«Nel 2019 una mareggiata ha creato una ferita profonda sul lungomare e nella comunità bovalinese», ha detto ai nostri microfoni il sindaco Vincenzo Maesano. E ancora oggi nessuna risposta è arrivata da parte del Governo e della Regione Calabria nonostante la richiesta dello stato di calamità naturale inviata il giorno dopo: «Ha risposto l’Autorità di bacino qualche mese dopo – ha spiegato il primo cittadino – e ha evidenziato che i danni sono stati causati da un moto ondoso e che quindi era evidente la necessità che i danni venissero riconosciuti come da calamità naturale. Attendiamo ancora».
Ora il tentativo è quello di riuscire a restituire ai cittadini una parte importante dell’opera. Lo scorso anno il Comune ha ottenuto un finanziamento di 2 milioni di euro. «Ci auguriamo che i lavori partano al più presto, la gara per l’aggiudicazione scade il 13 dicembre. Non si tratta di una semplice riqualificazione, ma di una risistemazione integrale che dovrà avvenire con degli accorgimenti tecnici e strutturali e che assorbono gran parte del finanziamento. L’impegno – ha concluso Maesano – è quello di trovare altri finanziamenti e di impiegare sul lungomare una parte o la totalità delle economie dei lavori che abbiamo già effettuato negli anni precedenti, sempre con la stessa tipologia di interventi, per sistemarlo e dare ai cittadini un lungomare che possa essere davvero luogo di bellezza». (m. r.)
x
x