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L’appello della Cisal al neo assessore: «Calabrese affronti il caso di Calabria Lavoro»

Persico: «Delicata la situazione del personale. Futuro legato a scadenza che si accavallano, il filo è sottilissimo»

Pubblicato il: 06/12/2022 – 16:33
L’appello della Cisal al neo assessore: «Calabrese affronti il caso di Calabria Lavoro»

CATANZARO «Al nuovo assessore regionale al Lavoro Giovanni Calabrese chiediamo di affrontare, da subito, la delicata situazione legata al personale che, a vari livelli, opera in Azienda Calabria Lavoro, che in questi giorni sta vivendo momenti assolutamente drammatici legati al futuro che allo stato, visto l’accavallarsi delle scadenze, continua ad essere legato ad un filo sottilissimo. Tra questi anche i lavoratori, in scadenza il prossimo 10 dicembre, che hanno portato avanti progetti importanti gestiti da Azienda Calabria Lavoro che sono stati oggetto di Proroga in Sede Protetta con tanto di deposito dei contratti per tutto il contingente coinvolto per il quale, nel corso di una riunione convocata lo scorso 25 Ottobre, abbiamo espresso la nostra idea per salvaguardare questo personale sulla base degli impegni giuridici legati all’attuazione della Procedura di cui allart 19, comma 3, del D. Lgs. n. 81/2015 soprattutto per non rischiare la mancata attuazione degli obiettivi dei progetti». Così in una nota Gianluca Persico della segreteria regionale della Cisal. «Poi – aggiunge – esiste la problematica della fetta di lavoratori appartenenti al bacino della L.R.15/2008, tutti dell’area del Vibonese per il quale era stata prevista nell’ambito della L.R.11/2022, la stabilizzazione in Azienda Calabria Lavoro con tanto di dote finanziaria per ogni singolo lavoratore fino alla quiescenza. Una bella pagina di buona amministrazione che – sottolinea Persico – corre il rischio di essere vanificata in quanto, il prossimo 31 dicembre scadrà l’ennesima proroga che si è protratta ben oltre i limiti di legge. E ancora – prosegue il sindacalista Cisal- esiste l’atavica vertenza su cui, in questi giorni, pende la spada di damocle della scadenza di 18 ore aggiuntive con conseguente pericolo per i lavoratori e le lavoratrici di cui all’ex Legge 28/2008 inseriti nel programma di stabilizzazione della L.R. 1/2014».
«Su tutti questi temi – conclude Persico – ma soprattutto sulla delicata situazione di “Azienda Calabria Lavoro” come organizzazione sindacale riteniamo che non si possa più aspettare, occorre dare una svolta che possa dare alla Regione la possibilità di avere un Ente Virtuoso soprattutto in termini dei servizi per l’impiego con la possibilità di attrarre finanziamenti Ministeriali che devono essere veicolati attraverso una scelta oculata delle Funzioni del nuovo Ente».

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