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Decreto Calabria, il M5S accusa: «Fa di Occhiuto un supercommissario. E quanto costa Azienda Zero?»

Critiche dai pentastellati Baldino, Orrico e Tucci. Ok di Loizzo e Furgiuele che però sollecita «più collaborazione» ai tavoli ministeriali

Pubblicato il: 14/12/2022 – 14:35
Decreto Calabria, il M5S accusa: «Fa di Occhiuto un supercommissario. E quanto costa Azienda Zero?»

«No a una proroga che di fatto assegna pieni poteri al commissario della sanità calabrese». È una delle contestazioni più forti che il Movimento 5 Stelle, oggi alla Camera, ha lanciato all’indirizzo del “nuovo” Decreto Calabria, nell’ultima versione targata centrodestra: il testo, che proroga di sei mesi il commissariamento della sanità calabrese, è stato definitivamente convertito in legge a Montecitorio. I pentastellati hanno presentato numerosi emendamenti, tutti respinti dal governo e dalla maggioranza, che a sua volta ha difeso il provvedimento anche se non è mancato qualche intervento più articolato, come quello del deputato della Lega Domenico Furgiuele che ha colto l’occasione dell’ok al Decreto Calabria per chiedere «maggiore collaborazione» ai tavoli ministeriali.

Il dibattito e gli interventi del M5S

Sul sentiero di guerra il M5S, che con alcuni emendamenti aveva cercato di modificare il testo puntando a esempio a introdurre una verifica periodica dell’attività del commissario, accendendo i riflettori sul ruolo di Azienda Zero, e sollecitando l’eliminazione del potere di nomina dei direttori generali delle aziende da parte del commissario. Il deputato pentastellato Riccardo Tucci ha sostenuto che «il debito della sanità calabrese dev’essere reso pubblico, lo chiedo al presidente Occhiuto che ha detto che sarà inferiore a quello previsto. Registriamo il paradosso di un centrodestra che oggi vota un provvedimento che a suo tempo aveva avversato (e questo significa che avevamo visto giusto noi nel proporlo), solo perché ora alla guida della sanità calabrese c’è il presidente della Regione che è di centrodestra. E con Azienda Zero poi stiamo dando un potere enorme al commissario». A sua volta la deputata M5S Anna Laura Orrico si è scagliata contro la norma sul management sostenendo che «è necessario scindere il legame tra politica e nomine, alla luce anche dei fallimenti del passato, azzerando la discrezionalità nelle scelte e privilegiando selezioni pubbliche, trasparenti e meritocratiche. Bisogna evitare che i ricambi dei commissari straordinari delle Asp avvengano per spoil system, anziché per una effettiva valutazione del lavoro e dei risultati raggiunti dai commissari straordinari. Chiediamo un esame di coscienza al governo su un testo che vuole forse dare “pieni poteri” al commissario presidente della Regione, che è un alleato al governo». Critiche al testo sono state ribadite anche dalla vice capogruppo M5S Vittoria Baldino, che in particolare ha chiesto «una puntuale rendicontazione dei costi legati ad Azienda zero, creata un anno fa come panacea dei problemi nella sanità calabrese ma non ancora nemmeno partita, e poi anche la Corte dei Conti ha espresso perplessità sul costo di questa struttura. Non credo sia particolarmente oneroso, dal punto di vista dell’adempimento, che il governo, il ministero della Salute pretenda dal suo commissario ad acta, il presidente Occhiuto, di sapere almeno quanto costa questa struttura. Diteci almeno questo, considerato che la paghiamo con i nostri soldi, soldi che già doppiamente paghiamo per la sanità calabrese, nonostante il servizio sicuramente non sia quello previsto dal nostro servizio sanitario nazionale, dato che – ha concluso la Baldino – pare che i Lea non siano garantiti nella nostra regione. In questo testo manca del tutto la trasparenza».

Furgiuele: ora i tavoli ministeriali collaborino

In difesa del Decreto Calabria ovviamente si è attestata la maggioranza di centrodestra. Secondo la deputata della Lega Simona Loizzo, che è stata relatrice del testo alla Camera, «questa proroga serve per consentire al governatore e commissario Occhiuto di portare a termine l’azione di risanamento che ha già prodotto risultati in questo ultimo anno». Quindi Domenico Furgiuele, vicecapogruppo della Lega a Montecitorio, che ha presentato un ordine del giorno: «Oggi – ha detto il deputato della Lega – è un passaggio cruciale per la mia regione, che è in piena emergenza sanitaria perché negli ultimi 11 anni i governi che si sono succeduti hanno semplicemente nominato commissari speciali che hanno peggiorato le cose. Si vede un barlume di speranza grazie al presidente Occhiuto che ha preteso e ottenuto il ritorno del commissariamento in capo al presidente della Regione. È un risultato politico molto importante e accogliamo con favore la proroga ma non basta a lenire le ferie di un percorso devastante per la sanità della Calabria. Auspico infatti – ha aggiunto Furgiuele – maggiore collaborazione dei livelli ministeriali: pere troppo tempo abbiamo assistito a provvedimenti governativi che si impegnavano per la sanità calabrese ma solo sulla carta perché poi nei fatti impattavano sui tavoli ministeriali e si incagliavano in a quella burocrazia, la peggiore, quella autoreferenziale, che non è attenta alle esigenze dei calabresi. Ben venga dunque la proroga, ma stavolta queste strutture ministeriali dovranno essere molto più collaborative rispetto al passato». (c. a.)

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