ROMA Divieto temporaneo di contrattare con la pubblica amministrazione e di esercitare imprese e uffici direttivi di persone giuridiche, per la durata di un anno. È la misura interdittiva applicata ai membri del Consiglio di amministrazione della cooperativa sociale integrata “Karibu”, presieduto da Karibu Marie Therese Mukamitsindo, suocera del parlamentare Aboubakar Soumahoro. Il provvedimento è stato eseguito dal Nucleo di polizia economica finanziaria della Guardia di finanza di Latina, in collaborazione con personale della Sezione di polizia giudiziaria della Polizia di Stato. La suocera di Soumahoro è indagata dalla Procura di Latina insieme alla moglie del deputato, Liliane Murekatete, e ad altre quattro persone. «La signora Murekatete – ha affermato il suo legale, Lorenzo Borrè – si dichiara assolutamente estranea rispetto ai fatti contestatile, che peraltro riguardano un presunto danno erariale di 13mila euro, e siamo certi che a breve, anzi a brevissimo, verrà fatta chiarezza e dimostrata la totale innocenza della mia assistita».
L’inchiesta è quella condotta dalla procura di Latina sull’attività delle cooperative coinvolte nella gestione di richiedenti asilo e di minori non accompagnati nell’ambito della provincia del capoluogo laziale. Disposto anche «il sequestro preventivo a fini di confisca, anche per equivalente, del profitto del reato, sino alla concorrenza di 639.455,28 nei confronti di un indagato e di 13.368,42 nei confronti di altri due indagati».
«I provvedimenti – spiega una nota della procura di Latina – sono stati adottati dal gip presso il Tribunale di Latina con riferimento a reati tributari relativi all’emissione ed all’impiego di fatture per operazioni inesistenti, per gli anni di imposta dal 2015 al 2019».
x
x