COSENZA Il Tribunale di Cosenza, in composizione Monocratica (Giudice Urania Granata) ha emesso la sentenza assolutoria perchè «il fatto contestato non sussiste» a carico di M.G. (difeso dall’avvocato Pierluigi Pugliese) all’epoca dei fatti, risalenti al gennaio del 2018, carabiniere in servizio con il grado di appuntato scelto presso la Stazione di Celico. L’imputato era accusato di violenza in danno di Pubblico Ufficiale al fine di costringerlo a rilasciare una certificazione sanitaria non veritiera e di falso in atto pubblico in concorso. Il Tribunale di Cosenza, accogliendo le istanze della difesa e le argomentazioni esposte dall’imputato, sottoposto ad esame e protagonista di dichiarazioni spontanee, ha assolto M.G. da tutte le contestazioni. Il pm aveva invocato la condanna alla pena di 3 anni e 7 mesi di reclusione.
Grande soddisfazione è stata espressa dall’avvocato Pierluigi Pugliese per il risultato conseguito che, sulla base delle emergenze e risultanze acquisite nel contraddittorio delle parti ed in ossequio al principio della oralità del dibattimento, decreta «la fine di un incubo durato quasi 5 anni ed iniziato, finanche, con l’applicazione di misura cautelare e, attesta esemplarità e linearità del comportamento tenuto dall’appartenente, da più di 30 anni e sempre con note personali di Eccellenza, alla Benemerita Arma dei Carabinieri».
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