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Ospedale della Sibaritide, Rapani: «Necessario un grande senso di responsabilità»

Sopralluogo nei cantieri del senatore di Fratelli d’Italia: «Lo scheletro è concluso, ora servono garanzie per il prosieguo»

Pubblicato il: 17/01/2023 – 9:56
Ospedale della Sibaritide, Rapani: «Necessario un grande senso di responsabilità»

CORIGLIANO ROSSANO Un sopralluogo per respirare l’aria del cantiere, confrontarsi con maestranze e tecnici e fare il punto sui lavori dell’ospedale della Sibaritide. Il senatore Ernesto Rapani si è recato in contrada Insiti per ascoltare la viva voce dei protagonisti che stanno costruendo quello che sarà un polo sanitario di eccellenza da 376 posti letto suddivisi in quattro piani sopra terra e due sotto. Quasi duecentomila metri quadri di superfici sanitarie e da dedicare ai servizi complementari.
Se dovesse essere rispettato il ruolino di marcia stabilito nel cronoprogramma – a struttura scheletrica ormai ultimata – come annunciato dal presidente della Regione, Roberto Occhiuto, il nuovo ospedale di Corigliano Rossano e della Sibaritide potrebbe iniziare a svolgere il proprio compito nella primavera del 2024.
Una sfida ad oggi alla portata, dopo quasi vent’anni di Calvario, ma non senza difficoltà. Anche quelle che potrebbero spuntare dietro l’angolo con la realizzazione degli ambienti e dei reparti.
«Ho ritenuto opportuno – ha dichiarato il senatore Rapani al Corriere della Calabria – aprire un confronto con chi opera sul cantiere, quindi con la direzione dei lavori, con l’ufficio amministrativo, col responsabile della commessa per apprendere lo stato dell’opera ed i problemi che si paventano».
«Purtroppo – sottolinea il rappresentante di Fratelli d’Italia – qualche problema emergerà. Da un appalto che risale al 2009 e con i lavori che iniziano nel 2020, potrebbero anche fisiologicamente scaturire dei problemi nel quadro economico, perché nel frattempo si sono verificate rivalutazione e rincaro dei prezzi legati alla bolla speculativa post pandemia. Difficilmente i numeri combaceranno, per questo oggi è necessario un grande senso di responsabilità da parte della Regione Calabria, perché un’opera che strutturalmente si può considerare conclusa deve essere completata in tutte le sue parti. È probabile, quindi, che prima di procedere coi lavori, l’azienda abbia necessità di garanzie già richieste alla Regione. Auspico, e sono fiducioso perché conosco bene il modo di lavorare del governatore, una risposta in tempi celeri. Non ho alcun dubbio che Roberto Occhiuto – conclude Ernesto Rapani – si adopererà per far completare i lavori nel più breve tempo possibile». (redazione@corrierecal.it)

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