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La vertenza

«Personale della scuola penalizzato», la Cisal propone azioni per il riconoscimento dell’anno 2013

I vertici del sindacato autonomo di categoria: «È una situazione che penalizza il personale»

Pubblicato il: 27/01/2023 – 11:39
«Personale della scuola penalizzato», la Cisal propone azioni per il riconoscimento dell’anno 2013

CATANZARO «Torna prepotente il dibattito legato al mondo della scuola e alla richiesta di recuperare ai fini della progressione stipendiale l’anno 2013, bloccato, bloccato dagli automatismi stipendiali per il personale del comparto a seguito della pubblicazione del D.P.R. 4/9/2013 n. 122». È quanto si legge in una nota della Cisal Scuola che aggiunge: «Un provvedimento che va a sommarsi all’intero assetto retributivo del personale docente e ATA già oltremodo penalizzato non solo rispetto alla media retributiva del personale scolastico degli altri Paesi europei ma perfino riguardo alla media stipendiale dei lavoratori pubblici del nostro Paese».
«I dipendenti della scuola, di fatto – sostengono i rappresentanti del sindacato autonomo – hanno un ritardo nel raggiungimento della posizione stipendiale successiva a quella in godimento. Una condizione che li penalizza per la mancata maggiore retribuzione e che si ripercuote, in maniera più grave, sul personale che richiede il trattamento pensionistico o deve essere collocato in quiescenza, in quanto va a legarsi all’indennità di buonuscita (interamente calcolata in base all’ultima retribuzione) e all’importo della pensione, che dipende in varia misura dall’ultima retribuzione in godimento».
«Insomma, una situazione spinosa a cui la segreteria provinciale del sindacato autonomo – conclude la nota – accanto agli altri servizi e ricorsi per rivendicare risarcimenti economici, ottenere giustizia nelle procedure concorsuali di reclutamento e nelle graduatorie, ha inteso dedicare uno sportello ad-hoc presso gli uffici di via luigi Razza, n. 86 (tel 0963/43054) e in via Enrico Gagliardi n. 76 (tel. 0963/543025) al fine di valutare le singole posizioni, e predisporre una istanza/diffida che ogni lavoratore della scuola dovrà presentare al proprio dirigente scolastico come primo atto di richiesta e costituzione in mora del Ministero».

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