COSENZA «Siamo qui per mettere al centro la necessità di contrastare i divari territoriali che hanno già colpito molto questa regione e in special modo il sud del Paese. Siamo qui per dire un no netto a questo progetto pericoloso di autonomia differenziata che vuole fotografare i divari esistenti perpetrati sempre senza mettere un euro per chiuderli». Si è presentata così Elly Schlein stamattina a Cosenza per l’inizio del suo tour elettorale in Calabria, scortata a vista da Carlo Guccione e, a distanza, da Nico Stumpo (ex Articolo Uno). Sfidando la scaramanzia di un tiepido e soleggiato venerdì 17 febbraio, la candidata alla segreteria del Partito democratico si è detta convinta più che mai che la strada di un cambiamento radicale rispetto a quella percorsa fino a oggi, sia l’unica possibile per risollevare il centrosinistra.
«Siamo qui – ha detto ancora Schlein – per scrivere una storia nuova. Siamo qui anche per cercare di recuperare la fiducia delle persone. Siamo qui per far diventare il Pd un partito in grado di lottare contro la precarietà e che crede nella sanità pubblica. Sappiamo bene che ci sono stati dei problemi ma siamo qui per recuperare. Ci stiamo candidando a questo congresso proprio perché riteniamo che quello che è stato fino a qui il partito democratico non basta. Abbiamo bisogno di cambiare tutti, di cambiare i volti, la visione e il metodo». Tutto ciò Schlein sta provando a farlo da outsider, consapevole di avere davanti una sfida durissima ma non del tutto impossibile. Nonostante la prima fase delle primarie (dedicata solo ai tesserati del partito) l’abbia vista soccombere a discapito del favorito alla segreteria Stefano Bonaccini, in vista del voto decisivo del 26 febbraio – aperto stavolta a tutti nessuno escluso – crede di poter ribaltare la situazione. A farla sperare è quel popolo dormiente, perlopiù giovane e non legato col sangue – proprio come lei fino a poco tempo fa – a un partito in piena crisi di identità.
All’università della Calabria, il volto più o meno nuovo della politica nostrana (e dalla triplice cittadinanza: italiana, svizzera e americana), ha dialogato a lungo con gli studenti presenti (e non solo) al Laison Office di piazza Vermicelli e ha persino festeggiato, con tanto di foto ricordo e pasticcini, due laureati freschi di nomina. Tra i temi affrontati, anche quello dell’emigrazione giovanile, dovuto prevalentemente all’incertezza del diritto allo studio. «Da circa un decennio – ha evidenziato uno degli studenti intervenuti nel dibattito pubblico – ci ritroviamo sistematicamente di fronte a questo problema». Non si è fatta attendere la replica di Elly Schlein che, però, ha prima sottolineato quanto fosse importante per lei «riuscire a venire anche a Cosenza, in questa regione, la Calabria, prima delle primarie del 26 febbraio. Siamo in un luogo di conoscenza – ha detto la deputata del Pd – e voglio che facciate un applauso a due ragazzi che si sono appena laureati, questo è un bel segnale di speranza e di riscatto, di voglia di futuro. Noi dobbiamo essere al loro fianco. Noi dobbiamo garantire che saremo a difesa della scuola pubblica e dell’Università pubblica davanti alle gravi parole del ministro del merito (Valditara, ndr) che ha messo il merito nel nome del ministero prima di dire che a ogni bambino e bambina in Italia va garantito uguale diritto di accesso all’istruzione di qualità. Quello che ha detto l’altro giorno è estremamente preoccupante perché ancora prima di dirci cosa investiranno sulla scuola, sull’università pubblica e sul diritto allo studio, ha parlato di gabbie salariali. Noi pensiamo invece che tutti gli insegnanti vadano pagati di più perché siamo il Paese che li paga meno in Europa. Pensiamo pure che questa idea che per le scuole si debbano trovare dei finanziamenti privati, disegni una visione del Paese che distingue tra scuole di serie A, magari nelle città e nei quartieri più ricchi, e scuole di serie B, destinate ai territori più marginalizzati, dove vanno i figli delle famiglie più povere per farle rimanere più povere. Noi diciamo no a questa prospettiva, perché noi siamo quelli dell’articolo tre della nostra Costituzione, pensiamo che si debbano rimuovere tutte le diseguaglianze». Dopo Cosenza, Elly Schlein si è diretta alla volta di Catanzaro. (redazione@corrierecal.it)
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