REGGIO CALABRIA «Abbiamo usato una norma dello Stato che ci consente di sanare una fase debitoria che abbiamo ereditato. Adesso siamo in mezzo a una norma dello Stato e una norma della federazione calcistica, che assolutamente rispettiamo perché dobbiamo continuare a fare il bene del calcio italiano». Lo ha detto il patron della Reggina, Felice Saladini, incontrando i giornalisti in un locale a Reggio Calabria. «Credo – ha continuato Saladini – che il bene del calcio italiano sia avere conti in ordine e società virtuose che vogliono continuare con imprenditori come me a fare il bene del calcio, avere club che puntino alla sostenibilità economica, al futuro e a costruire». Saladini si è detto «convinto che la strada che stiamo percorrendo sia quella corretta». Il futuro della Reggina, per il patron amaranto, «si costruisce quando ci sono persone serie che hanno la volontà di lavorare con trasparenza. È quello che abbiamo fatto e vogliamo continuare a fare».
Per Felice Saladini anche sul piano sportivo il percorso è quello giusto. «Non metto mai in discussione né Inzaghi né il direttore Taibi», ha affermato, in riferimento al tecnico Filippo Inzaghi e al direttore sportivo. «Inzaghi e Taibi – ha aggiunto – rimangono la colonna portante della Reggina sportiva. Nel calcio si vince e si perde, ma l’importante è continuare a impegnarsi su obiettivi, principi e valori». (Italpress)
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