Case a luci rosse sullo Jonio catanzarese, Giuseppe Migliazza torna a piede libero
Il Tribunale di Catanzaro ha revocato l’obbligo di dimora all’uomo. È finito nell’inchiesta su un giro di prostituzione condotta dalla Procura

CATANZARO Revocato l’obbligo di dimora a Giuseppe Migliazza. È quanto disposto dal Giudice monocratico di Catanzaro, Marilena Sculco, che ha così accolto l’istanza dell’avvocato Arturo Bova, legale dell’uomo.
Migliazza era stato tratto in arresto insieme ad altre cinque persone lo scorso 3 ottobre durante un’operazione condotta dai Carabinieri delle Compagnie di Catanzaro e Soverato e coordinata dalla Procura di Catanzaro. I sei sono accusati a vario titolo del reato di favoreggiamento e sfruttamento alla prostituzione e per questo gli investigatori avevano proceduto anche a sequestrare preventivamente gli appartamenti utilizzati per le attività illecite.
Successivamente il Tribunale del Riesame di Catanzaro, lo scorso 13 Ottobre, accogliendo i motivi proposti dal legale dell’indagato aveva ordinato l’immediata scarcerazione di Migliazza, sostituendo la misura cautelare degli arresti domiciliari con l’applicazione della misura meno afflittiva dell’obbligo di dimora nel comune di residenza.
Oggi, infine la decisione del Giudice monocratico. Così l’uomo attenderà l’esito del processo a piede libero.