CORIGLIANO ROSSANO Evasori professionisti. Stando ai dati forniti dalle agenzie di riscossione di cui si avvalgono i nostri Comuni per recuperare i crediti, a pagare in maniera spontanea acqua e rifiuti sono pochi. Anzi, pochissimi.
Nessuno pretende risultati da 100%, degni di un’immaginaria “Città del sole” descritta da Tommaso Campanella ed eletta come esempio di organizzazione politico-sociale perfetta, tuttavia le percentuali riportate dalle nostre città sono decisamente sotto soglia. Due Comuni sono letteralmente agli antipodi: Trebisacce e Cariati. Nel primo, il più virtuoso del territorio, a pagare tari e servizio idrico spontaneamente – dunque senza arrivare a solleciti ed azioni coattive – sono ben il 75% dei contribuenti. A Cariati invece si registrano dati diametralmente opposti: acqua e rifiuti li pagano solo il 25% della popolazione. Nel mezzo, nella forbice, le altre Amministrazioni dove, in ogni caso, si registrano risultati più che deludenti.
Nella città unica, l’area urbana di Rossano evidenzia i seguenti numeri: paga la tassa sui rifiuti il 52% dei contribuenti, praticamente uno su due, ed è in regola con il servizio idrico il 55% dei tributari.
A Corigliano i numeri scendono al 45% per la tari e al 32% per l’idrico. Crosia registra invece un 53% di contribuenti che paga regolarmente la tassa sui rifiuti e il 48% che paga senza bisogno di solleciti il servizio idrico. Il Comune di Cassano riesce ad ottenere il pagamento della tari per il 62% e dell’idrico per il 68%. Poi c’è il tema delle attività e delle residenze stagionali, verosimilmente attive solo nel periodo estivo. O, almeno, dichiarate tali. Meglio invece la riscossione sul fronte Imu.
Ora, assodato che non possa essere neppure immaginabile che a pagare le tasse sia l’intera comunità, il golden standard, la percentuale auspicabile nonché ottimale per le casse dell’amministrazione, si dovrebbe aggirare intorno al 75%, cifra raggiunta dal solo Comune di Trebisacce. Il resto è ben lontano dalle cifre auspicabili e, non a caso, i comuni colpiti dal dissesto economico non sono pochi. Perché se i cittadini, secondo le proprie tasche ma anche secondo coscienza, scelgono o meno di pagare le tasse, i Comuni devono in ogni caso garantire il servizio e, dove non arriva il portafoglio dei cittadini, devono arrivare le casse comunali. La prestazione, i dipendenti coinvolti e l’intera macchina hanno il loro costo.
x
x