COSENZA Una chiacchierata in macchina, lontano da occhi indiscreti ma non dalle cimici installate dagli investigatori che captano la conversazione Carmelo Airano e Daniele Perri, indagati nell’inchiesta denominata “Pressing” eseguita dalla squadra mobile di Cosenza e coordinata dalla procura di Cosenza. I due attendono di incontrare Stefano Noblea (indagato) per ottenere il pagamento dei ricavi delle cessioni di droga. Nel frattempo, di discute dei proventi illeciti della vendita della droga e delle persone coinvolte nella loro attività. L’intenzione palesata dagli interlocutori è di avere un numero di persone adeguate e sufficienti per gestire più zone della città di Cosenza. Ma Perri avverte Airano: «la guerra da solo non la puoi vincere…».
Stefano Noblea consegna il denaro ricavo della droga già venduta e concorda con Airano e Perri di restituire la restante somma in un secondo momento. Gli investigatori predispongono un servizio di osservazione e procedono al controllo di Noblea. Che si conclude senza il rinvenimento di sostanze stupefacenti. La successiva perquisizione domiciliare a casa dell’indagato porterà invece a rinvenire «nella stanza da letto, la sostanza stupefacente del tipo marijuana pari a grammi 6,99». Airano e Perri, il giorno successivo, discutono della quantità di droga consegnata ad un soggetto non indagato e concordano che non gli avrebbero ceduto altra sostanza fino a quando lo stesso non avesse versato il dovuto. Airano contatterà Noblea per incontrarlo e rifornirlo dello stupefacente e riscuotere il denaro derivante dallo spaccio di droga. Entrato in macchina, Noblea racconta i dettagli della perquisizione subita. «Mi hanno controllato le chiamate del telefono, meno male che avevo cancellato tutto…diglielo (fa riferimento a Daniele) di guardarsi… appena ho attraversato la strada ed ero sul ponte, tre persone». Ariano chiede: «Ti hanno fatto la perquisizione addosso o a casa?», «si pure casa…mi hanno trovato 7 grammi di erba, che l’avevo e dovevo darla ad una persona…e basta…». Prima di congedarsi, Stefano Noblea consegna parte del denaro ad Airano.
(f.benincasa@corrierecal.it)
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