VERONA «I vini calabresi si stanno facendo apprezzare in tutt’Italia. C’è una varietà di cantine, anche di piccole cantine, che dimostrano l’interesse di giovani imprenditori verso le produzioni vitivinicole». Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, parlando con i giornalisti al suo arrivo a Verona per il “Vinitaly”, la prestigiosa esposizione internazionale del settore vitivinicolo alla quale la Regione partecipa con uno stand molto ampio e con oltre 10 aziende (qui). «Sono molto contento – ha aggiunto Occhiuto – che l’assessorato presieduto da Gianluca Gallo stia dando tutto il sostegno istituzionale a questi imprenditori, mettendoli nella condizione di presentarsi a fiere importanti come “Vinitaly”. Sarà l’occasione per far conoscere la ricchezza del settore vitivinicolo calabrese. L’assessore mi diceva che ieri sera i nostri vini hanno riscosso grande successo qui a Verona, siamo orgogliosi come calabresi, e devono essere orgogliosi gli imprenditori che hanno fatti grandi sacrifici per ottenere questo risultato». Apprezzamenti alla Calabria anche dal livello governativo: «Con il ministro Lollobrigida – ha proseguito Occhiuto – c’è un rapporto solido, intessuto di amicizia, mi ha detto che visiterà lo stand della Calabria. E’ un interlocutore istituzionale che dimostra anche l’attenzione del governo nazionale verso il governo regionale della Calabria».
Per Occhiuto «la filiera va tutelata soprattutto dagli attacchi europei, perché considerare i vini alla stregua delle sigarette è sbagliato. Ciò che si fa in Irlanda non necessariamente deve essere fatto in tutt’Europa. L’Europa farebbe meglio a sostenere di più il settore vitivinicolo che è una ricchezza per la Calabria, per il paese e credo anche per l’Europa. Bisogna poi intervenire anche per evitare che sulle aziende di produzione si riverberino i costi legati alle regole europee sulle smaltimento delle bottiglie. Ci sono tante imprese che esportano vino in tutto il mondo, sarebbe davvero difficile riciclare, riavere indietro le bottiglie. Sono cose lunari e l’Europa invece più che sulla luna deve stare vicina alla terra dove si produce l’uva e poi il vino». Al “Vinitaly” la Calabria associa tradizione e futuro: secondo Occhiuto «le aziende vitivinicole – ne parliamo spesso l’assessore Gallo – non svolgono un’azione importante solo per agricoltura ma svolgono un’azione importante per la narrazione del territorio e della sua storia. In Italia ci sono cantine attraverso le quali viene conosciuto il luogo dove si produce il vino, ecco noi vorremmo che le cantine calabresi fossero anche un veicolo di conoscenza del territorio calabrese attraverso il vino in Italia e nel mondo».
Occhiuto ha poi aggiunto: «I giovani significano che c’è una Calabria che vuole crescere e noi dobbiamo aiutarla, non dobbiamo creare problemi a questi giovani anzi dobbiamo creare un contesto istituzionale che favorisca i loro sforzi. Sono un’occasione di crescita ma anche di speranza. E so che l’assessore Gallo sta molto puntando sul sostegno alle imprese giovani e anche sul modo per assicurare loro tutto quanto è necessario a esplorare il canale della distribuzione, perché molto spesso le imprese giovani sanno produrre bene ma non è detto che siano nella condizione dimensionale per vendere bene a livello internazionale ». Il presidente della Regione ha poi auspicato che alla fine del “Vinitaly” ci sia «un bilancio estremamente positivo. Sono molto soddisfatto dell’attività che la Regione, attraverso il Dipartimento Agricoltura, sta facendo in questi anni, quindi non ho motivo per non ritenere che sia un grande successo». Infine, Occhiuto ha evidenziato: Noi abbiamo raccolto una Calabria che in tutti gli indicatori europei è l’ultima, è l’ultima da decenni. Stiamo facendo un lavoro di ricostruzione, complesso, difficile, lento e che però credo stia procedendo in questi mesi risultati apprezzabili, e ne è la dimostrazione l’apertura di credito della comunità nazionale verso la Calabria. Un tempo della Calabria si parlava sempre per le cose negative, oggi invece c’è grande disponibilità verso la Calabria da parte della comunità nazionale. Credo che sia un po’ ascrivibile anche all’azione che sta svolgendo il governo regionale». (redazione@corrierecal.it)
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