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Collegamenti nello Stretto di Messina, a rischio i fondi «per il rinnovo della flotta di mezzi veloci»

È il monito di Uiltrasporti Messina. «Non possiamo permetterci di perdere neppure un euro di investimenti»

Pubblicato il: 26/04/2023 – 8:34
Collegamenti nello Stretto di Messina, a rischio i fondi «per il rinnovo della flotta di mezzi veloci»

REGGIO CALABRIA Una serie di dubbi avanzati dalla Corte dei Conti su una parte del finanziamento – previsto dal Pnrr – per il rinnovo della flotta di mezzi veloci che collegano le due sponde dello Stretto di Messina. A sottolinearle è stata Uiltrasporti che, in una nota, parla di criticità «legate alle procedure seguite, alla tempistica che renderebbe alcuni dei progetti non attuabili o non ben ponderati e che tra le motivazioni sia evidenziata anche la non compatibilità di alcuni progetti con la prossima costruzione del Ponte sullo Stretto». Secondo il sindacato pare che «la Corte abbia invitato il Mit e la stessa Rfi a definire tempestivamente le linee strategiche che possano utilizzare nel modo più efficace possibile il budget stanziato per il rinnovo della flotta di Rfi, secondo criteri che tengano conto della possibilità di non utilizzare più le navi nello Stretto ovvero di utilizzarle in misura minore, ove il Ponte entrasse in piena funzione secondo i tempi annunciati dal Governo». «Non possiamo permetterci di perdere neppure un euro di investimenti nella mobilità marittima sullo Stretto, già da decenni penalizzata e abbandonata da tutti i Governi nazionali degli ultimi decenni – dichiara Michele Barresi segretario generale della Uiltrasporti Messina – perché, ponte o non ponte, il servizio di collegamento marittimo di Rete Ferroviaria Italiana per il passaggio dei treni tra le due sponde dovrà comunque essere assicurato, sia per tutti gli anni necessari alla realizzazione dell’attraversamento stabile, sia per garantire la continuità territoriale nei periodi di possibile inagibilità del ponte, ove questo venga costruito, mentre dovrà comunque proseguire l’attuale collegamento marittimo veloce utilizzato da migliaia di pendolari dell’area metropolitana dello Stretto». Secondo la Uiltrasporti sarebbe uno «scippo politico inaudito al nostro territorio che Siciliani e Calabresi, sia essi favorevoli o contrari al ponte, non dovrebbero tollerare e questo ci vedrebbe nuovamente pronti alla mobilitazione nelle piazze per difendere il servizio pubblico e centinaia di posti di lavoro che sarebbero a rischio. La politica metta da parte la logica delle tifoserie contrapposte tra favorevoli e contrari all’opera, si interfacci col Ministro Fitto che già oggi, 26 aprile , dovrebbe relazionare alla Camera in merito ai progetti del Pnrr a rischio di stop affinché non vengano sottratti a questo territorio i circa 500 milioni di euro, destinati al rinnovo della flotta Rfi e alla riqualificazione in chiave ambientale dell’esistente, perché l’eventuale ennesima occasione perduta confermerebbe quanto accaduto negli anni quando, la sola aspettativa della grande opera, ha accelerato l’abbandono di servizi , investimenti e infrastrutture altrettanto importanti per questo territorio». «Questo ulteriore scippo sarebbe la sconfitta di tutti, conclude Uiltrasporti, un fallimento trasversale agli schieramenti dei favorevoli e dei contrari al ponte».

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