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Chiesto il rinvio a giudizio per 21 imputati nello stralcio di Rinascita Scott – NOMI

La Procura di Vibo ha chiuso il cerchio sul procedimento legato alla maxi inchiesta. Implicati anche l’ex sindaco di Pizzo e tre pubblici ufficiali

Pubblicato il: 02/05/2023 – 18:17
Chiesto il rinvio a giudizio per 21 imputati nello stralcio di Rinascita Scott – NOMI

VIBO VALENTIA Il sostituto procuratore di Vibo Valentia, Luca Lo Toro, ha chiesto il rinvio a giudizio nei confronti di 21 persone a vario titolo accusate, di usura, ricettazione, detenzione illegale di armi, favoreggiamento personale, rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio, favoreggiamento reale, tentato omicidio, truffa.
Si tratta di reati che erano stati stralciati dalla maxi indagine “Rinascita Scott” perché non ritenuti attinenti con le modalità mafiose. Gli atti erano stati affidati alla Procura ordinaria di Vibo Valentia, guidata da Camillo Falvo, che ha proseguito le indagini e ha chiuso il cerchio su 21 persone.

Illeciti accordi elettorali

Tra queste c’è l’ex sindaco di Pizzo, Gianluca Callipo accusato in concorso con Antonio Francesco Marcello, Antonella Bartolotti e Claudio Solano di illeciti in materia elettorale poiché, durante le amministrative di Pizzo del 2017, avrebbe stretto un accordo co Marcello e la moglie Bartolotti, gestori di un esercizio commerciale, che prevedeva che i due coniugi appoggiassero elettoralmente Callipo in cambio di delibere amministrative in loro favore. I due si impegnavano, inoltre, ad assumere Claudio Solano, anche lui sostenitore di Callipo, che in seguito è stato preso a lavorare nel ristorante di Marcello e Bartolotti.

Il tentato omicidio

Di tentato omicidio è accusato Giuseppe Feroleto, 32 anni, il quale avrebbe esploso almeno un colpo di pistola contro l’auto sulla quale viaggiava la sua fidanzata insieme a un’amica rimasta ferita dal colpo che ha attraversato la carrozzeria della macchina. L’uomo avrebbe voluto punire le due donne in seguito a una lite avvenuta in un locale il giorno della festa della donna. 

Coinvolti anche tre pubblici ufficiali

Nel procedimento sono implicati anche due funzionari del Tribunale di Vibo Valentia, Danilo Tripodi e Nicola Larobina, e un funzionario della Prefettura Michel Larobina (fratello di Michele). Tre avrebbero acquisito notizie, che dovevano rimanere segrete, in favore di Renato Iannello, dominus della Casanova Costruzioni. In particolare si trattava del procedimento relativo all’iscrizione nella “White list” della Casanova Costruzioni che risultava ancora in fase istruttoria.

Gli imputati

Il gip di Vibo ha fissato l’udienza preliminare per il prossimo 13 giugno nei confronti di Renato Iannello, 48 anni, di San Gregorio d’Ippona; Danilo Josè Tripodi, 43 anni, di Vibo; Nicola Larobina, 61 anni di Arena; Michele Larobina, 65 anni di Arena; Marco Lo Bianco, 39 anni, di Vibo; Filippo Fuscà, 42 anni, di Vibo; Michelino Scordamaglia, 48 anni, di Vibo; Giovanni Giamborino, 62 anni, di Vibo; Nazzareno Antonino Pugliese, 74 anni, di San Costantino Calabro; Giuseppe Mercatante, 56 anni, di San Costantino Calabro; Antonio Scrugli, 32 anni, di Vibo; Maria Concetta Paglianiti, 42 anni, di Vibo; Ahmed Goairy, 47 anni, di Vibo, Federica Vacatello, 30 anni, di Vibo; Antonio Fuoco, 66 anni, di Vibo; Filippo Polistena, 47 anni, di Vibo; Gianluca Callipo, 41 anni, di Pizzo; Francesco Antonio Marcello, 43 anni, di Pizzo; Giuseppe Feroleto, 42 anni di Tropea; Antonella Bartolotti, 41 anni, di Pizzo; Claudio Solano, 49 anni, di Pizzo.
Nel collegio difensivo gli avvocati Gregorio Viscomi, Salvatore Staiano, Francesco Sabatino, Giuseppe Bagnato, Giovanni Vecchio, Alfredo Mercatante, Aldo Currà, Armando Veneto, Vincenzo Trungadi, Antonio Barilaro, Mariateresa Larobina. (ale. tru.)

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